Covid, in Abruzzo assenti le “nuove” Omicron

Starnuti, naso che cola e spossatezza: sarebbero questi i sintomi “aggiornati” dell’infezione da Covid 19, provocati dalle nuove varianti del virus, Omicron 4 e 5, spesso perfettamente sovrapponibili ai malesseri causati dalle allergie primaverili e per questo in molti casi sottovalutati e archiviati come conseguenza dell’invasione dei pollini

A volte però non c’è colpa nella stagionalità delle micropolveri floreali e gli starnuti altro non sono che conseguenze di un’infezione da Covid e di quell’Omicron 2 che in Abruzzo continua a essere responsabile dei tanti contagi registrati ogni giorno.

Nel laboratorio di Genetica molecolare dell’Università d’Annunzio di Chieti il 30-50% dei tamponi analizzati quotidianamente risulta positivo, come spiega il direttore Liborio Stuppia, che con la sua giovane squadra di lavoro è impegnato anche nella caccia a Omicron 4 e 5 con il sequenziamento dei test molecolari.

«Omicron 4 e 5 da noi non si vedono ancora, ma possiamo dire che ci basta la 2, visto l’alto numero di contagi che abbiamo. Nel nostro laboratorio ogni giorno tra il 30 e il 50% dei tamponi analizzati risulta positivo ed è un numero molto alto.Quest’estate il virus si attenuerà per il beneficio degli ultravioletti, ma in autunno molto dipenderà dal quadro delle nuove varianti.»