1° marzo moriva d’Annunzio: la nota dell’assessore Marchegiani

Il primo marzo di 79 anni fa moriva Gabriele d’Annunzio, la nota dell’assessore comunale di Pescara Paola Marchegiani.

“Questo è un momento di riflessione su colui, che oltre ad essere una delle penne più prestigiose della letteratura italiana ed Europea, è stato di certo il più grande cittadino che Pescara abbia mai avuto. Oggi ne commemoriamo la morte. Ma vorrei notare che il Poeta è riuscito nel suo intento più ardito: quello di essere immortale. Con le sue opere e con le sue ‘pietre’, ossia la ristrutturazione della sua casa natale a Pescara e la creazione del sontuoso Vittoriale degli Italiani a Gardone, ha conquistato non solo i suoi contemporanei, ma anche i posteri. Profeta come tutti i grandi artisti, Gabriele d’Annunzio preannunciò che la sua opera sarebbe stata compresa a fondo solo dopo 70 anni dalla sua morte. Ancora oggi infatti, si scoprono aspetti sorprendenti della sua vita e dei suoi scritti che ce lo rendono non solo attuale, ma addirittura caro al nostro spirito. Le sue opere sono studiate in tutte le università del mondo e in Italia sta uscendo l’edizione critica dell’Opera Omnia”.

1 Commento su "1° marzo moriva d’Annunzio: la nota dell’assessore Marchegiani"

  1. david celiborti | 01/03/2017 di 23:44 |

    capisco l’assessora Marchegiani, non so se per campanilismo o per scarsa cultura letteraria, inneggia a Gabriele D’Annunzio: questi non è stato non è un grande come tutti credono! Capisco che chi è nato a Pescara lo difenda, ma la verità su D’Annunzio deve essere vista con un’ottica ed una lente più focalizzata! Ha molto copiato dall’entourage politico-teatrale-letterale per dare vita alle sue gesta esilaranti ,! E’ un dandy godereccio, amante delle cose costose e belle(l’Isotta Fraschini, ville da sogno, una vita da Fabrizio Corona.!) Ha avuto bisogno di supporti che vanno al di là della stessa follia: la beffa di buccari, il volo su Vienna! D’Annunzio voleva stupire! Ma i debiti e fughe dovuti a questa vita dispendiosa,le donne la sua Eleonora Duse, la sua musa!, la dicono lunga Ogni tanto, per diletto estraeva i suoi versi, per dire la verità, non troppo originali! La sua poetica dovuta ad illazioni filosofiche come il superonismo di Nietche, la sua vicinanza al fascismo dopo sconfessato e ripudiato, solo per convenienza la dicono lunga! La sua totale adesione alla natura(panismo!) è solo un modo per esaltare i suoi sensi corrosi dallo smodato senso del divertimento! Insisto sulla voglia di D’Annunzio di voler stupire(il suo letto a”cassa da morto”, il bagno quasi fosse un museo kitch! Che pena! Povero Ovidio il vero poeta d’Abruzzo, con il suo erotismo composto, la stima iniziale di Mecenate e dell’imperatore Augusto, l’amicizia con le sue nipoti, che lo porteranno alla rovina, condannato ed esiliato! Non è fuggito, ma “esiliato”! Lui ci ha regalato degli interessanti versi con cui ci illustra il “modus amandi” (“Ars amatoria”) ha suggerito anche alle donne il modo di truccarsi! Ovidio Nasone( per via del suo naso) è anche mito ed originalità “Le Metamorfosi” poema di invenzioni originali mitoligiche, di fantasia alla maniera dei fantasie greche; i Greci sono stati grandi creatori di miti e leggende e da noi ogni angolo del sud(Magna Grecia!) è pieno di figure fantastische! Chi è più grande tra i due: penso proprio il secondo! Io non sono nato a Sulmona, ma stimo ed amo Publio Ovidio Nasone (ed anche Orazio!) e non Gabriele D’Annunzio! Comunque dovete annoverare ane un terzo poeta, fanciullo di appena 12 anni, vincitore di un premio poetico nato a Vasto Lucio Valerio Pudente (vergognoso!) Distinti saluti

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