Trivelle: stop del Ministero al ‘più grande giacimento’ di gas in terraferma in Europa. Sarebbe stato al largo dell’Abruzzo

Forum H2O e Stazione Ornitologica Abruzzese esprimono “grande soddisfazione per l’ennesima vittoria contro un progetto petrolifero in Abruzzo definito ‘il più grande giacimento’ di gas in terraferma in Europa”.

 

“Il Ministero della Transizione Ecologica, sommerso da osservazioni di comuni, regione e associazioni, non ha potuto che esprimere un parere negativo su un progetto che era stato già pesantemente censurato dalla V.I.A. regionale e dal Consiglio di Stato. Dobbiamo dire che il comportamento del Ministero è stato comunque grave visto che ha permesso di riaprire un procedimento che in realtà doveva essere considerato chiuso”. Così un comunicato congiunto delle due associazioni.

“Da subito avevamo sottolineato nelle osservazioni i rischi per la presenza di faglie attive nell’area e di terremoti indotti. Per l’ennesima volta lottare porta a risultati concreti per il territorio e per l’ambiente”.

Sul pronunciamento interviene anche Maria Rita D’Orsogna, ricercatrice della California State University, da sempre contraria alla petrolizzazione dei mari ricorda che “si tratta della messa in produzione di due pozzi di gas in una concessione che riguarda i comuni di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa, Colledimezzo, Altino, Perano, Paglieta (Chieti).

“I pozzi – sottolinea – sono denominati Monte Pallano 1 e 2 e sorgono nel comune di Bomba. Oltre ai due pozzi ‘Monte Pallano’, la Cmi Energia avrebbe successivamente perforato ulteriori ‘due o tre’ pozzi estrattivi, costruito un gasdotto di circa 21 km con tubatura di 20 cm di diametro, collegando Bomba a Paglieta, e realizzato una centrale di trattamento gas a Paglieta. Dopo cinque anni di carteggi – prosegue – il parere espresso dal governo il 6 ottobre 2021, è stato negativo. Fra i motivi della bocciatura, il fatto che il progetto avrebbe
compromesso le aree protette del Bosco di Mozzagrogna, del Lago di Serranella e delle Colline di Guarenna, i vari pareri negativi inviati dalla regione Abruzzo e in particolar modo dal
comune di Paglieta, le numerose osservazioni inviate dal pubblico, da associazioni ambientaliste, e dai comuni di Altino, Atessa, Bomba, Roccascalegna, Mozzagrogna, Perano, Santa Maria Imbaro”.

Nel sottolineare che “questa bocciatura è un altro passo in avanti nella salvaguardia del lago di Bomba” e nel ringraziare il Comitato di Gestione Partecipata del Territorio per “il gran
lavoro fatto”, D’Orsogna conclude con un pensiero di “affetto e gratitudine” rivolto a Fabrizia Arduini, ambientalista del Wwf, morta a luglio 2020, che tanto si era spesa per la tutela della costa teatina e dell’Abruzzo.