Attacco Cgil Roma: tutte le sedi abruzzesi aperte “come presidio di Democrazia!”/ FOTO

“Quanto accaduto a Roma è un fatto gravissimo che riporta alla memoria periodi bui della storia del nostro Paese. Come risposta a questa vile aggressione tutte le sedi abruzzesi della Cgil rimarranno aperte come presidio della Democrazia!”. Così il segretario generale Cgil Abruzzo Molise Carmine Ranieri. VEDI FOTO DA L’AQUILA, CHIETI, PESCARA E TERAMO.

“Tutte le forze democratiche devono unirsi per tutelare la Democrazia e per impedire che, in una fase estremamente delicata, la violenza possa prevalere. I sindacati, come sempre hanno fatto, saranno in prima linea a tutela della Democrazia e della libertà di lavoratrici e lavoratori”. 

La sede del più antico sindacato del Paese è stata presa d’assalto da un gruppo di manifestanti che si è staccato del corteo non autorizzato e ha puntato diretto verso l’edificio di Corso Italia, guidato dagli esponenti di Forza Nuova. I manifestanti sono riusciti a forzare l’ingresso entrando all’interno dell’edificio al grido «libertà, libertà». Alcuni agenti di polizia presenti davanti all’ingresso non sono riusciti a fermare la furia dei manifestanti e a respingere l’azione.

Dal Pd a FI, la condanna dei partiti. Tutti usano parole durissime contro i responsabili degli scontri durante la manifestazione di oggi pomeriggio a Roma.

“Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere – commenta Landini- Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista”.

Per questo, il segretario della Cgil ha convocato d’urgenza per oggi alle 10 l’assemblea generale della Confederazione. Landini ha ricevuto le telefonate di solidarietà del presidente dell Repubblica Sergio Mattarella e del premier Mario Draghi. Su quanto accaduto a Roma interviene la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. “Le forze di polizia – assicura  -hanno agito con equilibrio e professionalità” in una giornata difficile in cui ci sono stati “intollerabili atti di violenza anche contro sedi delle istituzioni” in cui si è ravvisata una “inquietante carica eversiva”.

 

( Qui siamo a L’Aquila dove già intorno alle 10 c’erano diverse persone davanti alla sede della Cgil)

    (Presso la Cgil di Chieti tra i tanti il deputato abruzzese di ‘Italia Viva’ Camillo D’Alessandro insieme a Gigino Borrelli presidente provinciale ANPI)

    ( Anche a Pescara bandiere e parecchie persone davanti alla sede della Cgil)

    ( Qui siamo a Teramo, in tanti sin dalle 9 davanti alla Camera del Lavoro )

Il Presidente della Regione, Marco Marsilio, ha chiamato il Segretario regionale della CGIL Abruzzo e Molise, Carmine Ranieri, per esprimergli la totale e incondizionata solidarietà per l’attacco subito dagli attivisti di Forza Nuova nella giornata di ieri a Roma.

“Bene ha fatto la CGIL a rispondere a questo attacco aprendo tutte le sue sedi, che evidentemente qualche provocatore vorrebbe ‘chiuse’. Tutte le Istituzioni e le forze politiche di ogni schieramento sono a fianco della CGIL oggi, come di chiunque altro venisse attaccato nel suo diritto a esprimere liberamente la propria legittima attività associativa. Mi auguro che il Ministero degli Interni, responsabile di una clamorosa ed evidente defaillance operativa nella gestione dell’ordine pubblico, sappia presto assicurare in tutto il Paese la legalità e la civiltà del confronto politico, sindacale e associativo”.

“Non possiamo non notare – dicono Fina e Paolucci – che l’unico rappresentante dello Stato che dovrebbe incontrare domani a Pescara e stringere la mano in una sede istituzionale a questi movimenti è il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. Gli chiediamo con forza di annullare l’incontro ed unirsi alla condanna delle violenze”. Marsilio, però non fa marcia indietro. “Ho ricevuto la richiesta di dialogo da parte di persone che stanno male, e non vedo dove sia il problema. Sui vaccini che altro devo dire? Sono vaccinato e sono per i vaccini. Piuttosto – attacca di nuovo Marsilio – si capisca che questi non sono dei delinquenti come quelli dell’assalto alla Cgil, sono dei non violenti: e io dirò loro che piuttosto sarei per l’obbligo dei vaccino. Lo Stato dovrebbe renderlo obbligatorio e così scaccerebbe via ogni tensione”.