Teramo-mare, passo in avanti per la realizzazione del quarto lotto

Nuovo passo avanti per la realizzazione del quarto lotto per la Teramo-mare. Il teramano attende da tempo il completamento con il quarto lotto della superstrada. L’Anas assicura che sono state risolte alcune problematiche progettuali e che quindi si può andare avanti in maniera spedita

Il quarto lotto della Teramo-mare parte dalla rotonda che chiude il terzo lotto in territorio di Notaresco e dovrebbe arrivare a innestarsi sulla statale 16 a Giulianova, un intervento finanziato con 183 milioni di euro e gestito dall’Anas con i Comuni interessati. Una vicenda su cui l’Anas ha da poco annunciato che la procedura per la realizzazione dell’ultimo tratto di circa 7 km sta andando avanti. I nodi relativi alle questioni poste dalle amministrazioni locali, sono stati sciolti e quindi non resta che aspettare l’ultima fase progettuale e l’avvio dell’intervento.

La nota Anas: “La procedura per la realizzazione del quarto lotto della Teramo-mare va avanti e al fine di stabilire le condizioni per l’effettiva realizzazione dei lavori sono stati adottati vari strumenti di semplificazione e accelerazione previsti dal legislatore, quali l’attivazione della procedura di valutazione dell’impatto ambientale con il dimezzamento dei termini di legge, il ricorso all’affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione, sulla base del progetto definitivo, consentito dalla norma sospensiva del codice dei contratti pubblici, nonché tenuto conto delle disposizioni in materia di Fondo per lo sviluppo e la coesione recentemente introdotte. In particolar è stata studiata, a seguito di richieste pervenute dalla Provincia, una diversa configurazione dell’intersezione tra il tracciato di progetto e la provinciale 22, a inizio lotto, prevedendola a raso sulla rotatoria esistente, nonché per la risoluzione dell’interferenza con l’A14, sviluppata mediante un sottopasso in luogo del viadotto originariamente previsto, inoltre è stato definito, su richiesta del Comune di Giulianova, un diverso collegamento alla zona industriale di Colleranesco, attraverso l’adeguamento della viabilità locale e del sottopasso ferroviario esistenti, in luogo dell’originaria nuova bretella che si innestava in via Mulino da Capo”.