Giulianova, interpellanza in Regione sui lavori fermi al porto

Sui lavori fermi al porto di Giulianova arriva una interpellanza in Regione. A riaccendere i riflettori sui ritardi è il consigliere regionale e vicecapogruppo del Pd Dino Pepe

Lo stallo dei lavori per il porto di Giulianova sono stati discussi nell’ultimo consiglio regionale con una interpellanza specifica da parte di consigliere Pd Dino Pepe. La preoccupazione è quella che i fondi Feamp, individuati per la realizzazione di buona parte dei lavori rischiano di non essere più disponibili se non si procede nell’immediato con il completamento degli interventi che la marineria giuliese attenda da tempo.

“I progetti che sono risultati finanziati sono stati due”, ha detto il consigliere, “uno, per il quale sono stati completati i lavori e ad oggi sono in corso gli ultimi adempimenti, articolato sulle seguenti tipologie di intervento: manutenzione straordinaria muro paraonde; sistemazione scalo alaggio e molo nord (installazione di parabordi di grandi dimensioni di cui n. 4 al Molo Nord e n. 11 al molo Laudadio); sostituzione bitte per ormeggio (Al Molo Laudadio sono state posizionate n. 15 bitte di grandi dimensioni); sostituzione fari marini ingresso porto di Giulianova (Segnalatore Verde, ubicato sul Molo esterno Nord, Segnalatore Rosso, ubicato sul Molo esterno Sud); rifacimento asfalto. L’altro progetto, relativo alla ristrutturazione e riqualificazione delle infrastrutture del Porto Peschereccio ha riguardato la realizzazione di: tettoia deposito pescatori; tettoia rimessaggio reti; servizi igienici; rimozione e sostituzioni torri faro e revambing e impianto di videosorveglianza, per un importo complessivo di  954.222,20 euro e dove i lavori risultano essere ancora in corso di svolgimento. Su questo secondo progetto, e nello specifico l’adeguamento delle torri faro, si stanno verificando maggiori problematiche” ha riferito ancora Pepe “e cioè: da prima, l’importo di  125.000 euro, è stato ridotto a  102.259,84 euro perché non è stata riconosciuta la somma di 22.740,16 euro quale sommatoria delle voci riguardanti le spese tecniche e l’utile d’impresa e dove la Regione Abruzzo ha reintegrato le risorse. E, successivamente, a seguito di una verifica tecnica strutturale, affidata ad una ditta esterna di cui costo è stato di oltre 13mila euro, è emerso una situazione ‘estremamente critica’ per 11 torri faro tale ‘da pregiudicarne il giudizio di idoneità ai fini del mantenimento in esercizio’ di conseguenza è stato necessario, ai fini della sicurezza, abbassare le corone poste alla testa delle torri e smontare i proiettori ad esse agganciate per ridurre la forza vela che agisce sulla torre faro”.