Sequestrata e costretta a prostituirsi a Pescara, liberata a Gorizia

Due uomini sequestrano una 21enne a Pescara, la fanno prostituire e poi decidono di portarla in Bulgaria per continuare a sfruttarla. Fermati dalla polizia a Gorizia.

Si tratta di due cittadini bulgari, di 43 e 35 anni, arrestati e accusati di sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione. I due, secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile della polizia, domenica scorsa hanno preso una giovane 21enne loro connazionale a Pescara e con la forza l’hanno caricata su un furgone. L’allarme è stato lanciato da un’amica della vittima dopo aver ricevuto un messaggio in cui la ragazza chiedeva aiuto, raccontando di esser stata rapita mentre si trovava nei pressi della pineta Dannunziana.

La squadra mobile di Pescara, attraverso la visione delle registrazioni di un impianto di videosorveglianza, ha individuato targa e modello del veicolo diffondendoli in tutta Italia ed è stata intercettata l’utenza telefonica della vittima. La localizzazione del cellulare ha consentito di tracciarne la direzione, comunicata costantemente alla polizia stradale e alle squadre mobili italiane. Il furgone è stato così fermato dalla polizia poco prima delle 2 del mattino, al casello dell’autostrada A34. Erano diretti al confine di Gorizia. Ai poliziotti la ragazza ha raccontato di essere stata portata a Pescara, una decina di giorni prima, dagli stessi due connazionali e con lo stesso furgone. Nel capoluogo abruzzese era stata costretta a prostituirsi e a consegnare loro tutti i soldi guadagnati. I due ne controllavano anche ogni spostamento. La giovane aveva tuttavia deciso di sottrarsi agli aguzzini, manifestando l’intenzione di rientrare, da sola, in Bulgaria.