Sanità: protestano gli Oss Asl 2 a Pescara per stabilizzazione

Sit-in a Pescara dei 22 operatori socio sanitari (Oss) che hanno prestato servizio nei presidi sanitari pubblici della Asl di Lanciano Vasto Chieti

Chiedono la stabilizzazione dopo aver prestato la loro opera per diciotto mesi. “Noi chiediamo a gran voce la stabilizzazione – spiega Giovina Nardacchione davanti alla sede dell’assessorato alla Salute della Regione Abruzzo – perché siamo stati completamente estromessi dopo aver maturato i diciotto mesi di lavoro. Poi ci hanno chiamato per un paio di mesi con un contratto di collaborazione, in realtà siamo dipendenti a tutti gli effetti della Asl, ma non abbiamo diritti perché non ci sono stati retribuiti né malattia né ferie, se non le ore lavorative che ci vengono tassate più del dovuto. Chiediamo che questi diciotto mesi possano valere anche per il punteggio per altri concorsi, al pari dell’avviso pubblico. Prima ci chiamavano eroi, oggi ci mandano via dopo aver prestato il lavoro nel periodo dell’emergenza Covid e alcuni si sono ammalati, senza un motivo valido; per cui ora chiediamo e lo diremo anche all’assessore regionale alla Salute, la stabilizzazione”. Al sit-in era presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, consigliere del M5s, Domenico Pettinari che ha auspicato la stabilizzazione, spiegando che esistono gli strumenti legislativi per riconoscere il lavoro degli operatori socio sanitari.

Con la sua presenza, a dare forza alle istanze dei 22 Oss, il vice-Presidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari :“Situazione insostenibile. Li abbiamo chiamati eroi, li hanno fatto lavorare in prima linea, hanno contratto il Covid e oggi non hanno alcuna certezza. Sono venuto qui a supporto. Mi auguro che la Regione Abruzzo mostri sensibilità a questo tema perchè non si possono buttare per strada queste povere persone. Ci sono strumenti legislativi che consentono una sorta di reintegro. Altre regioni li hanno adottati. Hanno fatto avvisi con delle clausole di salvaguardia. Questi poveracci sanno solo che a fine settembre saranno buttati in mezzo alla strada e non riassunti”.