Sanità, Pettinari: “La Asl di Pescara chiude il 2021 con i conti in rosso”

“La Asl di Pescara chiude il bilancio 2021 con i conti in rosso”, la denuncia del vice presidente del Consiglio Regionale, Domenico Pettinari, che aggiunge: “E’ solo un caso se non siamo in default, basta prendere in giro i cittadini”. La replica della Direzione Strategica della ASL

Pettinari si rivolge al centrodestra che “deve lavorare per sanare davvero le casse Asl”. “La perdita è di quasi 3 milioni – precisa – e questa cifra smentisce tutte le propagandistiche dichiarazioni del presidente della Regione e dell’assessore regionale che farebbero bene a dimettersi”.

“La verità è che la Asl di Pescara ha perso “solo” 3 milioni grazie a una concomitanza di eventi straordinari che hanno permesso di diminuire il proprio debito per il 2021. Un debito che, carte alla mano, era stato preventivato dagli uffici regionali e dalla stessa Asl per oltre 20 milioni di euro”.

Il vice presidente del Consiglio Regionale prosegue: “Se si legge il conto consuntivo si evince come nel 2021 la Asl di Pescara, a seguito della diffusione della pandemia, abbia erogato centinaia di migliaia di prestazioni in meno all’utenza”. Parla poi della spesa farmaceutica e dei costi relativi alla mobilità extra regionale. “E’ chiaro che i cittadini sono stanchi di essere presi in giro”, conclude.

 

Arriva, in questi termini, la precisazione della Asl. La Direzione Strategica della ASL di Pescara precisa quanto segue. “Il Bilancio Regionale della Sanità si compone, oltre ai Conti Economici delle quattro ASL, del Conto Economico della Gestione Sanitaria Accentrata che, nel caso di specie, è quello che contiene le risorse utili a garantire l’equilibrio economico-finanziario per l’Esercizio 2021. Nello specifico della ASL di Pescara, si ritiene necessario fornire le seguenti precisazioni.

Attività

Nella tabella di seguito si dimostra che, in relazione ai citati 2933 ricoveri in meno tra 2019 e 2021, il valore degli stessi e, quindi, il volume dei costi prodotti da finanziare, risulti maggiore a quanto erogato nel 2019.

2019 2021 2021 vs 2019
Numero Ricoveri 29804 26871 -2933
Valore Ricoveri 110.116.489 110.999.645 883.155
Valore Medio 3694,69 4130,83 436,14

 

D’altro canto, non risultano mai censiti nell’articolo riferimenti ad attività ad elevato assorbimento di risorse, che nel 2019 non erano assolutamente erogate, come ad esempio:

  • Tamponi
  • Contact tracing ed attività territoriali (USCA etc.)
  • Vaccinazioni anti- COVID

 

Spesa Farmaceutica

Parlare in valore assoluto dei dati della spesa per l’assistenza farmaceutica risulta del tutto inappropriato, posto che il rispetto dei tetti di spesa sia in rapporto al Fondo Sanitario Regionale/Aziendale.

Si rinvia in proposito al documento AIFA del 14/07/2022 “Monitoraggio della spesa nazionale e regionale Gennaio-Dicembre 2021 – Consuntivo”, in relazione al quale è possibile affermare quanto segue:

  • La regione Abruzzo e la ASL di Pescara, come d’altronde tutte le regioni italiane fuorché Lombardia e Valle d’Aosta, non rispettano il tetto per gli acquisti diretti
  • La Regione Abruzzo non rispetta il tetto della Spesa farmaceutica convenzionata, decrementato dalla Legge Finanziaria 2021 dal 7,96% al 7%, per un valore di € 6.638.146; di questa maggiore spesa, come da comunicazione del competente Servizio della Regione Abruzzo – Dipartimento Sanità, risulta attribuibile alla ASL di Pescara esclusivamente un valore pari ad € 418.803, risultando quest’ultima l’Azienda a spesa convenzionata netta pro-capite più bassa della Regione.

 

Mobilità Sanitaria

Si precisa che il saldo di mobilità complessivo della ASL di Pescara per il 2021 presenti un risultato positivo pari ad € 39.006.629.

 

Debiti vs Fornitori

Pur non risultando logicamente corretto mettere in relazione lo stock del debito ad una data con i costi di esercizio, appare opportuno rilevare tra Bilancio di Esercizio 2020 e 2021 un decremento dei debiti vs fornitori da € 138.469.781 ad € 133.440.501, per un differenziale di € 5.029.280, attribuibile alla capacità dell’Azienda di assicurare pagamenti caratterizzati da un indice di tempestività molto efficiente, cioè minore dei 60 giorni consentiti.