San Valentino: 4 punti di approvvigionamento idrico finché l’acqua non tornerà potabile. Resta il divieto.

In attesa dell’esito di ulteriori analisi resta il divieto di utilizzo dell’acqua anche se fatta bollire. Il Comune, intanto, ha chiesto all’ACA di potere utilizzare il serbatoio esistente sul territorio: in allestimento 4 punti di   approvvigionamento idrico.

San Valentino chiede aiuto all’Aca: in attesa del ripristino delle condizioni di potabilità dell’acquedotto che porta l’acqua dell’Orfento, il Comune ha chiesto all’azienda acquedottistica di potere utilizzare il serbatoio esistente sul territorio, visto che si trova in una posizione che consentirebbe l’allaccio.

La Asl di Pescara in prima linea nel seguire la situazione sanitaria a San Valentino.

Oltre i campionamenti, effettuati dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN), diretto dalla dr.ssa Adelina Stella, le analisi eseguite dall’ARTA e l’importante opera del Comune dopo i numerosi casi di disturbi intestinali verificatisi, a partire da domenica 10 ottobre, tra i cittadini del Comune di San Valentino, la Asl segue con attenzione l’inchiesta epidemiologica avvalendosi dell’attività dell’UOC di “Microbiologia e Virologia  Clinica”  del PO “Spirito Santo” di Pescara –diretta dal dr. Paolo Fazii . Il dr. Fazii sta eseguendo esami per individuare l’agente causale dell’epidemia di gastroenterite sulle feci dei pazienti colpiti. Gli esami, ancora incompleti, hanno sinora evidenziato, con metodica molecolare, la presenza di Escherichia coli Entero-Patogeno (definito con l’acronimo EPEC) in 6 su 9 campioni fecali analizzati. Gli esami microbiologici e virologici dei suddetti pazienti sono ancora in corso e, dovranno essere analizzati, nei giorni a venire, campioni fecali di altri pazienti/utenti sintomatici. Il dr Fazii è in contatto, inoltre, con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo per concordare eventuali esami di livello superiore sia sui microrganismi già isolati dalle acque,  se ritenuto necessario, che sugli eventuali campioni clinici umani isolati. Ovviamente, conclude la nota della Asl di Pescara, non si possono escludere altri microrganismi che, concomitantemente potrebbero avere inquinato le acque.

Intanto in paese sono in allestimento quattro punti di approvvigionamento idrico: l’autobotte sta trasportando 9.000 litri d’acqua da distribuire nei luoghi individuati. La popolazione potrà poi rifornirsi direttamente con taniche o altri recipienti propri. I contenitori verranno costantemente monitorati in modo da garantire sempre quantità sufficienti di acqua. Già da ieri. invece. sono stati approntati i bancali di acqua in bottiglia, a disposizione sia dei cittadini che delle attività commerciali, in particolare bar, ristoranti, panifici. La distribuzione prosegue comunque anche oggi.

Quanto al ripristino dell’acquedotto comunale, occorrerà prima attendere i risultati di tutte le analisi, poiché per un’ipotesi attendibile occorre disporre di tutti i risultati, compresa la mappatura dei punti di distribuzione dell’acqua. La Asl dovrebbe fornire il report definitivo entro qualche giorno, soltanto allora si potrà capire cosa è successo e quindi avviare la disinfezione totale dell’impianto.

Il rischio che qualcuno vada in Procura a segnalare l’accaduto c’è, ma al Comune si dicono tranquilli spiegando che “i controlli della Asl, periodici, vengono eseguiti ogni due mesi e sono a norma di legge”. Il vicesindaco, Lino Sciambra, ha precisato che “dalle ultime analisi, datate agosto, l’acqua era risultata perfetta”.

Cosa sia accaduto da agosto a oggi è ancora tutto da scoprire.

Rialleghiamo l’ordinanza firmata ed emanata ieri dal sindaco Antonio D’Angelo.

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