Salute bambini: palazzi comunali illuminati contro il disagio del distretto sanitario di Scafa

In occasione della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, alcuni sindaci dei comuni appartenenti al distretto sanitario di Scafa hanno illuminato i palazzi comunali per ribadire il disagio legato alla carenza dei pediatri che ormai da un anno mamme e amministratori lamentano.

“Da una parte con questo gesto simbolico hanno voluto dimostrare il loro pieno sostegno alle famiglie e soprattutto ai bambini, nel giorno dei loro diritti, dall’altra hanno voluto inviare un chiaro segno alla Regione Abruzzo ed in particolare all’assessorato alla salute che di fatto stanno negando ai bambini del nostro territorio il diritto fondamentale alla salute ed alle cure che meritano”. Così ci scrive una mamma portavoce del comitato allegandoci anche alcuni scatti dei palazzi comunali illuminati.

 

“Lo scorso 11 novembre, sono stata audita durante la seduta della V commissione salute, presso il palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila. Durante l’audizione ho chiesto per l’ennesima volta – ci racconta Silvia Gioffrè, portavoce dei genitori del distretto sanitario di Scafa – che venga modificata la normativa regionale sui pediatri di libera scelta chiedendo di conteggiare per la determinazione delle carenze anche parte dei bambini nella fascia 6-14 anni così come altre regioni italiane già fanno. Nella stessa seduta è stata audita anche l’assessore Verì che ha assicurato che nella settimana che si apprestava ad entrare avrebbe avuto un tavolo di lavoro con i sindacati proprio a tal fine, sindacati peraltro anch’essi chiamati in audizione ma che non si sono presentati. In ogni caso l’incontro tra l’assessore Verì e i sindacati non c’è stato ed a questo punto non si sa se e quando ci sarà! Per concludere, sottolineo come la problematica si stia espandendo sull’intero territorio regionale, siamo infatti a conoscenza che una situazione simile inizia a verificarsi nel distretto di san salvo e nel distretto di Chieti, con cui siamo già in contatto per unire le forze!”.