Pescara, Simone Santoleri tenta il suicidio in carcere: è fuori pericolo

Tenta il suicidio in carcere a Pescara Simone Santoleri, condannato in primo grado per aver ucciso la madre, la pittrice Renata Rapposelli, e di averne nascosto il cadavere assieme al padre e marito della pittrice. Al momento è ricoverato in ospedale, le sue condizioni sarebbero gravi ma è stato dichiarato fuori pericolo.

A darne notizia è stato il Garante per i diritti dei detenuti. E la conferma arriva dal suo avvocato Cristiana Valentini. L’episodio è avvenuto martedì scorso nella casa circondariale di Pescara dove Simone Santoleri stava scontando una condanna in primo grado a 27 anni di carcere per l’omicidio della madre Renata Rapposelli (24 per l’omicidio e 3 per occultamento di cadavere) ed era in attesa della sentenza di appello, in calendario tra una manciata di giorni, il 16 dicembre prossimo.

Questi i motivi che avrebbero spinto Santoleri al gesto estremo, spiegati dal suo avvocato, Cristiana Valentini:

“Era psicologicamente molto provato, perché a causa delle norme Covid e nonostante gli sforzi dei giudici non riusciva più a seguire il suo processo, visto che spesso i collegamenti da remoto saltavano e questo gli impediva di seguire con attenzione le diverse fasi. Era talmente scoraggiato che ha rinunciato anche a partecipare all’ultima udienza. Martedì poi gli è arrivata un’altra tegola tra capo e collo, ossia il trasferimento dal carcere di Pescara a quello di Reggio Emilia. Questo aspetto lo ha sconvolto sia perché così non avrebbe più potuto vedere frequentemente il suo avvocato e sia perché a Pescara si era totalmente inserito nell’ambiente, diplomandosi e partecipando attivamente ai corsi attivati all’interno dell’istituto di pena. Me lo aveva preannunciato che avrebbe fatto qualcosa di grave”.

Secondo l’accusa i due imputati, Simone Santoleri e il padre Giuseppe, avrebbero ucciso la pittrice Renata Rapposelli al termine di un’accesa discussione per questioni economiche. La donna, sempre secondo l’accusa, sarebbe arrivata a Giulianova proprio per incontrare l’ex marito e il figlio, il 9 ottobre 2017. A denunciare la scomparsa di Renata Rapposelli erano stati alcuni amici, il cadavere è stato infatti ritrovato diversi giorni dopo in una scarpata vicino al fiume Chienti, nelle Marche.