Pescara: 79mila euro per riaprire la Pineta dannunziana, via all’abbattimento di 51 alberi danneggiati

Mettere in sicurezza il tracciato di via Pantini, le zone verdi adiacenti e i comparti 3 e 4 della Pineta Dannunziana per consentire la riapertura della riserva dopo l’incendio della scorsa estate. La Giunta comunale di Pescara ha approvato un investimento di 79 mila euro, inserito nell’annualità 2021 del bilancio di previsione pluriennale.

Il progetto predisposto dalla struttura tecnica del Servizio Verde pubblico e Parchi prevede, nello specifico, l’abbattimento di 27 alberi e la potatura di altri 44 in via Pantini e ulteriori 24 abbattimenti con la potatura di 75 alberi, risparmiati dal fuoco nell’incendio del primo di agosto, nei comparti 3 e 4 della Pineta. Il Comune ha previsto l’installazione di sistemi di dissuasione “palo-corda-palo” e strutture di confinazione che consentiranno agli utenti la frequentazione degli spazi verdi senza incorrere in rischi di qualsiasi specie. Per i lavori il Comune precisa che sono state acquisite le autorizzazioni di legge da parte del Servizio Foreste e Parchi della Regione Abruzzo, della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e del Settore Qualità dell’Ambiente, Servizio Geologia e Siti inquinati presso il Comune di Pescara.

Complessivamente il monitoraggio dei mesi scorsi, eseguito anche con prove di trazione, ha riguardato 400 alberi.  La stima è di concludere i lavori tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio 2022. L’Esecutivo comunale ha votato anche la presa d’atto delle conclusioni stilate nella relazione consegnata dagli esperti Nevio Savini, Gianfranco Pirone e Dario Febbo, nominati dal sindaco nel gruppo di lavoro chiamato ad analizzare le modalità per procedere alla rigenerazione naturale e ambientale della parte della Pineta dannunziana andata distrutta nell’incendio. Le azioni preliminari inserite nella relazione prevedono la rimozione “usando la massima attenzione e in piena sicurezza” della grande massa di rifiuti (bottiglie, oggetti in plastica etc.) “che durante i sopralluoghi sono stati rinvenuti all’interno del perimetro del comparto 5”, per intenderci quello andato totalmente distrutto, oltre che di tutti i ruderi andati a fuoco, che costituivano le strutture dell’ex vivaio. Il Comune inoltre fa sapere che sono in corso le attività di monitoraggio “che andranno avanti per la durata della prima stagione vegetativa, dei germogli e degli eventuali segnali di ripresa di quegli alberi del tutto o in gran parte bruciati (olmi, pini d’aleppo, querce e latifoglie), informazioni in base alle quali si deciderà nel breve periodo a quali fusti rinunciare e quali conservare per favorire la ripresa botanica nel segno della naturalità”.

“Stiamo portando avanti con solerzia – ha detto il sindaco Carlo Masci – tutti gli step che avevamo definito nel corso delle riunioni del Comitato per la Pineta dannunziana alla presenza dei tre esperti da me nominati, dei rappresentanti del mondo civile e delle professioni e della associazioni ambientaliste. Si entra dunque nel vivo dei lavori preliminari e di messa in sicurezza che si riferiscono ai siti danneggiati. L’obiettivo è naturalmente quello di rendere il prima possibile fruibili gli spazi verdi ai cittadini. E’ l’impegno che abbiamo assunto insieme al vicesindaco Gianni Santilli e a tutta la struttura tecnica comunale”.