Pescara: seminario sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Abruzzo non può sprecare questa opportunità

L’occasione più ghiotta dal dopoguerra ad oggi: le risorse in arrivo con il PNRR potranno rivelarsi fondamentali per lo sviluppo, a patto di saperle spendere. Il gruppo regionale di ‘Fratelli d’Italia’ ha organizzato un convegno ad hoc venerdì 5, alle 15.

Rimandare al mittente i soldi dell’Europa è una cattiva abitudine che l’Abruzzo non può più permettersi, per questo occorre prepararsi bene. Una possibilità per farlo la offre il gruppo regionale di Fratelli d’Italia che oggi ha presentato in conferenza stampa, a Pescara, il seminario tecnico amministrativo “Cogliere le opportunità del PNRR, in programma venerdì 5 novembre alle ore 15, presso  Villa Maria hotel di Francavilla al Mare.

  • Che significa Piano Nazionale di ripresa è resilienza?

Si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.

  • Quante sono le missioni del Piano Nazionale di ripresa è resilienza?
In seguito all’esito di questo primo vaglio parlamentare, sarà elaborato lo schema del Piano di Ripresa e Resilienza, recante una previsione razionale e ordinata dei progetti di investimento e riforma. Il Piano si articolerà in sei missioni, che rappresentano le aree “tematiche” strutturali di intervento.
Le opere vengono selezionate e finanziate attraverso la partecipazione a bandi e avvisi pubblici o tramite procedure di assegnazione diretta per l’ammissione al finanziamento dei progetti.
“L’incontro tecnico-aministrativo in programma  venerdì – hanno spiegato il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Umberto D’Annuntiis  e il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Guerino Testa rappresenta un primo importante momento di confronto con i nostri territori che hanno necessità di assumere piena contezza dello strumento del Pnrr, ancora poco conosciuto sia in merito alle procedure da adottare che sulle specifiche linee di finanziamento. La Regione ha già individuato delle priorità: le infrastrutture, le reti idriche, difesa della costa, la messa in sicurezza delle scuole e dei territori a rischio sismico, la bonifica dei siti inquinati, il sostegno alle imprese, la digitalizzazione e il potenziamento della fibra ottica, settori di un ampio piano di azione ambizioso ed imprescindibile per lo sviluppo del nostro Abruzzo. Sviluppo che passa anche attraverso la revisione delle reti trasnseuropee dei trasporti – non collegata al Pnrr ma che segue un percorso parallelo – su cui questo governo regionale sta lavorando da tempo. E’ noto come l’Abruzzo non sia stato inserito nella precedente definizione delle Ten-t e come la Giunta regionale abbia avviato un proficuo confronto con l’Unione Europea e con il Ministero il quale nei giorni scorsi ha dato rassicurazioni circa l’inserimento del corridoio adriatico, e cioè la linea che va da Ancona a Bari passando per l’Abruzzo e per il Molise. Ciò significa, risorse, investimenti e velocizzazione degli spostamenti di persone e merci. Un obiettivo che non molliamo e su cui contiamo di avere presto certezze dal Governo”.
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