Pescara: MIBE, prima campanella tra le polemiche

È polemica al liceo Misticoni Bellisario, dove quest’anno 150 studenti del musicale frequenteranno le lezioni pomeridiane (due a settimana per ogni alunno), non più negli spazi di viale Kennedy, ma in via Einaudi, mentre la mattina le lezioni proseguiranno in via Passolanciano

A tenere banco, al liceo Misticoni Bellisario è la polemica proprio nel giorno dell’apertura di oggi anticipata rispetto al 12 settembre dell’anno scolastico. Da un lato la dirigente scolastica e il presidente della provincia, dall’altro i genitori: oggetto del contendere la scelta per i 150 studenti del musicale che frequenteranno le lezioni pomeridiane, due a settimana per ogni singolo alunno, non più nella sede di viale Kennedy ma negli spazi di via Einaudi. Motivazioni diverse e a confronto: quella della dirigente scolastica Raffaella Cocco e dei genitori per bocca di Alessandra Storci. La scelta, spiega la preside, è dettata da una serie di motivazioni: l’impatto acustico e la protesta degli stabili vicini, il sovraffollamento, gli spazi, soprattutto per gli strumenti più grandi. “Avevamo convocato i genitori per un incontro a cui non si sono presentati”, conclude la dirigente.
Ma per i genitori stessi le cose sono andate diversamente e vanno giù duro con la scelta di quest’anno: innanzitutto l’incontro era stato convocato senza gli insegnanti di musica impegnati negli scrutini. Poi vanno all’attacco su una scelta non condivisa. Si potevano trovare soluzioni alternative. “Già i nostri figli sono costretti a stare nei locali della Provincia di via Passolanciano, con pareti in cartongesso dove dall’altra parte in una classe si sente la musica e quant’altro, poi vengono trasportati il pomeriggio con una navetta in via Einaudi e poiché le lezioni musicali sono singole si protraggono fino a tardi dovendo prendere i mezzi pubblici per andare alla stazione, un problema soprattutto per i fuori sede, costretti a portare strumenti pesanti in spalla e molti di loro sono minorenni, quindi si pone anche la questione sicurezza. Non ci arrenderemo e proseguiremo con manifestazioni, conclude l’esponente dei genitori”.