Pescara: è il giorno del Ferro di Cavallo

Atteso, promesso, dibattuto: a Pescara oggi è il giorno del Ferro di Cavallo o meglio del suo abbattimento. Per decenni considerato luogo soprattutto di crimine e malavita un angolo della città si prepara a cambiar volto e vissuto. A maggio le ruspe

“Due anni fa, in un sopralluogo sul posto, in condizioni difficilissime, scortati dalle Forze dell’ordine, con Marsilio, Sospiri e il presidente dell’Ater Lattanzio, facemmo una promessa ai cittadini onesti- dice il sindaco Masci-. Dicemmo che avremmo liberato quegli appartamenti da chi li occupava abusivamente o senza titolo, assegnato altri alloggi in zone diverse della città a chi ne aveva diritto, demolito il Ferro di Cavallo, dopo averlo totalmente liberato”.

La recinzione di cantiere sarà installata dall’impresa Gentile Ambiente Spa di Casoria e i lavori per l’abbattimento del complesso edilizio dovrebbero avere, per contratto, una durata massima di 120 giorni. L’importo stanziato per questo intervento ammonta a 1 milione e 350mila euro, i lavori sono stati aggiudicati per 900mila euro.

Il cronoprogramma prevede la demolizione dell’edificio in quattro mesi, forse anche meno. L’Ater sta già lavorando alla fase successiva ovvero alla progettazione per la ricostruzione del complesso residenziale che nel giro di massimo 3 anni andrà a sostituire al Ferro di Cavallo. Sono infatti previsti 56 alloggi nel rispetto di un progetto che, nelle intenzioni di chi l’ha concepito e dell’amministrazione comunale, andrà ad eliminare “l’effetto fortino”, caratteristica che ha favorito ad esempio lo spaccio di droga.

 

“Nei giorni scorsi i Carabinieri hanno inferto un durissimo colpo a quella criminalità che per decenni aveva spadroneggiato con atti delinquenziali nel fortino del Ferro di Cavallo. Oggi i cittadini onesti possono festeggiare, tra qualche giorno quel cancro della nostra città non esisterà più, raderemo al suolo quel simbolo con tutto ciò che di negativo ha rappresentato per la nostra città. Pescara cambia volto, anche nelle periferie più estreme, perché le promesse le facciamo diventare realtà”.

Una fase, quella operativa, iniziata a fine gennaio quando 72 famiglie sono state trasferite in alloggi ristrutturati (il trasferimento di nove famiglie è ancora in corso), mentre per 12 l’assegnazione è decaduta. Sono stati sfrattati, inoltre, 18 alloggi occupati abusivamente e altrettanti invece erano vuoti. Operazioni seguite passo dopo passo dall’assessora comunale all’Edilizia, Isabella Del Trecco.

Per decenni il Ferro di Cavallo è stato teatro di episodi di cronaca nera e blitz delle forze dell’ordine: dal commercio al dettaglio di droghe, perlopiù eroina e cocaina, all’omicidio di un uomo trovato in una pozza di sangue, il primo gennaio 2020, su un pianerottolo dello stabile. Il quartiere Rancitelli, però, è ora destinato a cambiare volto: al posto del Ferro di Cavallo vi saranno due palazzine e una piazza e il numero degli alloggi popolari passerà dagli attuali 120 a 56.

“Quella di oggi è una giornata storica – ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio – perché si sono finalmente create le condizioni per abbattere quello che, per decenni, è stato un autentico fortino del malaffare e della delinquenza. A tal proposito, intendo ringraziare, in maniera particolare, – ha sottolineato – i funzionari e la dirigenza dell’Ater di Pescara per il coraggio ed il senso di responsabilità mostrati nell’andare avanti nonostante minacce e intimidazioni e senza scendere a patti con i delinquenti. Così come va ricordato l’impegno delle forze dell’ordine che, proprio nei giorni scorsi, hanno operato numerosi arresti di persone dedite allo spaccio di stupefacenti che gli sgomberi del Ferro di Cavallo hanno reso più vulnerabili e più facilmente individuabili”. Secondo il Presidente “questo intervento si inserirà nel più ampio progetto di rinascita di un intero quartiere di Rancitelli che ha già visto l’abbattimento delle palazzine di Lago di Borgiano dove è prevista anche la realizzazione di una piazza che garantirà bellezza estetica ad un luogo che ospitava palazzoni caratterizzati dal grigio cemento”.