Pescara: dopo mesi di appostamenti e messaggi la minaccia con una pistola, scatta il divieto di avvicinamento per un 43enne di Atri

In una circostanza l’uomo è arrivato a minacciare la ex fidanzata, 38enne, con una pistola poi risultata finta. Dopo mesi d’inferno l’ennesimo episodio fuori dal lavoro della donna ormai terrorizzata dall’ex

L’uomo, infatti, dopo essersi appostato nei pressi del luogo dove la donna lavora, l’avvicina e minacciandola con una pistola la costringe a salire in auto, intimandole di fare quello che lui le ordinava. Per timore di ripercussioni la donna, sempre sotto la minaccia, acconsente a trascorrere del tempo con lui in giro con l’auto, ma quando poi l’uomo le mostra una busta di proiettili rivelando la sua intenzione di ucciderla per poi suicidarsi,  la giovane riesce a strappargli la busta dalle mani facendo cadere i proiettili  sui sedili posteriori. ‘Pentito’ del gesto la lascia andare: la donna corre terrorizzata a raccontare l’episodio agli agenti del Commissariato di Atri dove viene disposto che una pattuglia effettui una perquisizione a carico del 43enne: in auto gli vengono trovati i proiettili del racconto della donna.

L’ultima violenta aggressione, in ordine di tempo, tra appostamenti e atti persecutori commessi anche in altre province di Italia: messaggi, telefonate e continue richieste, a mezzo social, di ottenere informazioni su suoi spostamenti erano all’ordine del giorno negli ultimi mesi, tanto da costringere la donna ad uscire di casa frettolosamente, anche per andare al lavoro, con la paura di essere seguita ed avvicinata dal suo ex. Ora lo stalker dovrà mantenere una distanza di 500 metri dalla casa della vittima e dal suo luogo di lavoro e non comunicare in nessun modo.