Pescara: 110 anni fa nasceva Ennio Flaiano

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Nasceva 110 anni, a Pescara Ennio Flaiano, uno dei maggiori intellettuali del 900 ma soprattutto grande sceneggiatore, che contribuì a diffondere l’arte cinematografica nel mondo e a far vincere tre Oscar al cinema italiano.

“Se non fosse stato fondato il Premio Flaiano, l’anno dopo la sua morte, – scrive Carla Tiboni – nonostante il valore dello scrittore, non solo se ne sarebbe parlato poco, ma forse si sarebbe rischiato, come diceva Edoardo Tiboni, di non parlarne in modo adeguato. L’Associazione Flaiano ed i Premi Flaiano, oggi, vorrebbero ricordarlo con le parole di una cara amica di Flaiano, Suso Cecchi D’Amico, la Signora della sceneggiatura, che con lui scrisse tanti soggetti di film e sceneggiature, anche se a quei tempi chi faceva questo lavoro non aveva tanta considerazione. Il film era solo del regista”.

“Io ed Ennio volevamo aprire una bottega, con in nostri nomi in ditta. Un localuccio al centro, delle dimensioni di un bugigattolo da ciabattino, o di una ricevitoria del lotto. “La bottega dello sceneggiatore – Lavori su misura-Riparazioni espresse – Scalette – Gags – Rifiniture – Adattamenti. Questo avveniva parecchi anni fa, quando lavoravamo in coppia per il cinema, ed era un merito conoscere bene il proprio mestiere tecnicamente, da artigiani. Anche in seguito, quando parlare di valore professionale invece di impegno e di arte nello specifico filmico poteva suonare offesa, abbiamo continuato tra noi ad esprimerci in termini di bottega: semplicemente per il rispetto che avevamo del nostro lavoro. Sia ben chiaro che fin dai primi tempi lontani in cui ci divertivamo ad immaginare la nostra “bottega”, io sapevo che in un’eventualità del genere sarei rimasta presto sola ad insegnare il mestiere ai ragazzi; perché Flaiano non era soltanto un meraviglioso artigiano, era un artista, anche se non voleva sentirselo dire. Uno di quegli artisti che piacevano a lui: di quelli che imparano a scrivere prima di scrivere, a dipingere prima di dipingere, a parlare prima di parlare.” (Riv. Oggi e Domani, 1975).