Pedaggi autostradali, dal Ministero un’apertura sui rincari

Pedaggi A24/A25: sindaci, da Ministero apertura su rincari. Incontro tra delegazione laziale e abruzzese e sottosegretario.

“La delegazione dei sindaci ha fatto una richiesta, pressante, di avere un intervento immediato, straordinario e temporaneo sugli ultimi aumenti, che dia ‘respiro’ ai territori, e soprattutto la garanzia di tempi certi, il sottosegretario Dell’Orco ha manifestato la disponibilità a valutare insieme al Ministero una soluzione verso questa direzione”. Così in una nota il sindaco di Carsoli, Velia Nazario, sulla riunione con il sottosegretario Infrastrutture e Trasporti Michele Dell’Orco, in rappresentanza del ministro Danilo Toninelli, con una delegazione di sindaci abruzzesi e laziali che si stanno battendo da mesi contro il rincaro dei pedaggi, di circa il 12 per cento dal primo gennaio scorso, nelle autostrade A24 e A25 che interessano i territori delle due regioni. “Il sottosegretario ha manifestato l’impegno politico ad aiutare la parte tecnica all’approvazione in tempi rapidi del Documento Economico e Finanziario (DEF) che risolverà strutturalmente anche la questione delle tariffe e dell’aumento delle stesse – continua il primo cittadino – Le parti si rivedranno entro il mese di Luglio “onde consentire al Ministero di valutare l’intervento da attivare in tempi rapidi ed aggiornare sullo stato dell’approvazione del DEF”. Alla riunione ha partecipato anche il direttore generale del Ministero Cinelli. “Gli Amministratori pur cautamente ottimisti, mantengono alta la guardia, continuano la loro battaglia che sarà ancora più incisiva qualora la ‘risposta immediata’ non dovesse arrivare entro le prossime tre settimane – ha spiegato ancora Nazario – La delegazione ha confermato anche le altre istanze, contenute nelle numerose lettere: immediata sospensione dell’aumento delle tariffe in vigore dal primo gennaio scorso; creazione di un tavolo istituzionale, con la presenza della delegazione degli amministratori “per ridefinire i criteri di determinazione delle tariffe”; declassificazione del tratto urbano che dalla barriera di Roma Est arriva fino alla tangenziale romana (evidenziando la disparità di trattamento nel pagamento del pedaggio tra ingresso-uscita da Roma) nonché di quei tratti classificati impropriamente montani in “non montani”.