Manca il personale, disagi alla Diabetologia di Pescara

Questa mattina una visita ispettiva del Consigliere regionale Antonio Blasioli alla Diabetologia dell’Ospedale di Pescara ne ha portato alla luce le criticità, dovute soprattutto alla carenza di personale.

Insieme alla vice presidente dell’Associazione Diabetici Pescara ODV ETS,  Cristiana Del Papa, Blasioli ha incontrato il direttore della Diabetologia, Agostino Consoli, per esporre i problemi evidenziati dall’associazione.

“Decine e decine di diabetici ogni giorno sono costretti a venire qui, in questi ambulatori dell’Ospedale di Pescara, tra l’altro nella stessa palazzina del Covid Hospital, da ogni parte della nostra provincia per fare accesso, uno per volta, e ricevere i presidi per il diabete. – si legge nella nota del Consigliere regionale Antonio Blasioli – È una situazione che si verifica ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.30, quando gli uffici, ormai ridotti all’osso, aprono a soli 40 utenti per la consegna dei presìdi per diabetici: aghi e siringhe per insulina, penne, lancette pungidito, strisce reattive per la glicemia, glucometro. L’accesso limitato e sottoposto al controllo scanner della temperatura ha determinato lunghe file all’aperto di persone affette da questa patologia e anche assembramenti (peraltro i diabetici sono considerati categoria prioritaria dal cts per le vaccinazioni, in quanto soggetti più a rischio), ma ora la situazione è divenuta ancor di più esplosiva per la mancanza di ben 4 infermieri, purtroppo alle prese con la positività ed altre malattie, due dei quali addetti alla distribuzione dei materiali. Manca un infermiere alla diabetologia, un infermiere che si occupa di tiroide e ben due di quelli addetti alle strisce reattive.

Ciò ha costretto a ridurre l’orario di apertura e a limitare l’accesso a 40 utenti e soprattutto determina code, assembramenti sotto le più disparate condizioni meteo e anche episodi di discussioni animate e alterchi. Qualche giorno fa è dovuta intervenire la polizia per sedare gli animi, tanto che da ieri alla porta c’è un vigilantes. Paradossalmente non è arrivata la soluzione del problema, cioè gli infermieri in sostituzione, ma è arrivato il vigilantes per sedare gli animi, che va bene, perché permette agli infermieri di lavorare con più tranquillità, ma non risolve il problema. L’unico infermiere arrivato nel frattempo non consente la riapertura integrale del servizio.

È una situazione esplosiva, al limite del rispetto verso chi è chiamato a fare km e km per raggiungere questo unico presidio che serve tutta la provincia, con la certezza di dover fare file all’aperto e assembrati e con il rischio di arrivare dopo la distribuzione dei 40 numeri giornalieri, il che significa sostanzialmente un viaggio a vuoto da ripetere il giorno successivo, per persone diabetiche.

Già a luglio c’erano state proteste e anche un incontro con l’associazione Asad, ma ad oggi nessuna delle proposte è operativa.

Nel 2021 credo che anche per l’Abruzzo, come avviene già da tempo per altre regioni, sia necessaria la distribuzione di questo materiale con DPC (di e per conto), tramite le farmacie convenzionate, come già avviene per altri farmaci ospedalieri.

La Asl ad oggi ha risposto solo che ci sarà il trasferimento in via Rieti, ma nulla sulla distribuzione né sulla risoluzione del problema del personale mancante. Mercoledì mattina, se questa situazione incivile non verrà risolta, mi presenterò direttamente negli uffici del Direttore Generale della Asl.

Interesserò chi di dovere su questa situazione e chiederò un incontro all’associazione diabetici per verificare se la consegna in DPC può rappresentare la soluzione, ma intanto chiedo alla Asl di procedere velocemente con il nuovo personale, perché questa situazione non può andare avanti”.