L’Aquila, niente più posti a terra per le tumulazioni al cimitero monumentale

Niente più posti a terra per le tumulazioni nel cimitero monumentale dell’Aquila. Entro la fine del 2023 dunque sarà necessario esumare le salme che sono sepolte da più di dieci anni per dare nuovi spazi

Si tratta però spiega il comune di un’operazione ordinaria che si ripete ciclicamente. A stabilirlo è un’ordinanza dei giorni scorsi del sindaco Pierluigi Biondi nella quale si fa riferimento alla scarsità di terreno disponibile nel campo comune, cioè a terra. Per questo entro il 2023 dovranno iniziare le operazioni per spostare le salme sepolte da più di dieci anni come prevede la normativa vigente. Nell’ordinanza si legge però che tutte le operazioni dovranno essere fatte nel rispetto dei parenti delle persone defunte per evitare situazioni di disagio e per permettere a chi vuole di essere presenti. Le aree interessate dagli spostamenti saranno ovviamente delimitate per far sì che tutto si svolga in sicurezza e nella massima riservatezza. I resti verranno messi in cassettine zincate e potranno essere messe in nicchie ossario richieste o già in concessione. Tutto questo entro sei mesi. Se non dovessero arrivare delle richieste i resti andrebbero nell’ossessione comune. C’era anche in realtà il problema dei loculi tradizionali ma il comune lo ha risolto prevedendo nel cimitero monumentale un centinaio di nuovi loculi in un piano seminterrato che era chiuso ed è stato sistemato.