Avezzano: accordo firmato alla L Foundry, la FIOM si rifiuta e spiega

Via libera dal governo al piano su pensioni e assunzioni alla L Foundry di Avezzano

Il via libera è arrivato dopo l’accordo tra azienda e sindacati per consentire a 29 dipendenti che raggiungeranno entro il 30 novembre 62 anni di lasciare lo stabilimento in anticipo facendo entrare 13 giovani dipendenti. Si tratta del primo accordo nella Marsica di questo tipo. In L Foundry lavorano circa 1.400 dipendenti. L’azienda ha confermato il piano di assunzioni a tempo indeterminato per i lavoratori che entreranno: si parte a dicembre e si andrà avanti fino a giugno 2023. I sindacati però si sono divisi e la Fiom Cgil non ha firmato.

Elvira De Sanctis segretario generale Fiom Cgil spiega perché al Tg8 il perchè: dice che hanno rilevato troppa rigidità da parte dell’azienda, soprattutto per quel che riguarda le garanzie di carattere industriale per lo stabilimento di Avezzano cioè per il futuro dei lavoratori che resteranno nello stabilimento perché. Il contratto di espansione prevede le uscite ma non una riorganizzazione e reindustrializzazione di tutta la realtà. “La Fiom accompagna processi seri e non monchi” dice la De Santis.

Per chi ha firmato, invece, la posizione della Fiom ha messo a rischio il risultato finale come sostenuto invece da Andrea Campione della segretaria provinciale Uilm che si ritiene soddisfatto della contrattazione.

 

Barbara Orsini: