L’Aquila: i precari della Asl 1 vogliono vedere il presidente Marsilio

Oggi a L’Aquila sit-in dei precari delle cooperative che operano nella ASL 1. Avevano chiesto di vedere il presidente della Regione Abruzzo Marsilio

La richiesta è stata formalizzata ieri sera, al termine dell’incontro in Consiglio regionale. I precari hanno invitato il governatore Marco Marsilio e i consiglieri regionali della minoranza a recarsi stamane alle 11, davanti alla Prefettura dell’Aquila, dove hanno allestito un sit-in.
Le cooperative sociali i cui dipendenti sono a rischio lavorano per la Asl 1 Avezzano L’Aquila Sulmona.

“La situazione è drammatica, – dichiarano i lavoratori – 150 posti di lavoro sono a rischio, con gravi conseguenze per le nostre famiglie e per tutto il territorio. Dopo anni di precariato, in cui abbiamo garantito il funzionamento della sanità pubblica, pretendiamo rispetto e risposte concrete. Chi governa ha il dovere di esserci e di assumersi le proprie responsabilità.

Si tratta di una richiesta necessaria al rispetto dovuto a chi da anni, in condizioni precarie, garantisce la sopravvivenza ed il funzionamento della sanità pubblica di questa provincia”.

A margine del sit-in una delegazione di sindacati e lavoratori è stata ricevuta a Palazzo del governo. I precari, che dopo le tensioni dei giorni scorsi sono tornati al lavoro con un nuovo appalto in attesa del concorso, non si sono sentiti affatto rassicurati dalle parole del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio:

“Per chi non ha vinto il concorso – spiegano – non c’è alcuna certezza lavorativa, si andrà a casa”.

Il quadro è questo: 680 persone sono risultate idonee al concorso Asl dopo l’orale: i primi 53 entreranno, mentre per 53 precari che non hanno partecipato o vinto si profila l’uscita. Ovviamente si attende la graduatoria che dovrebbe uscire a giugno, ma i precari sperano che si rallenti la procedura per dare modo alla politica di individuare soluzioni per non perdere neanche un posto di lavoro.

Inoltre andrà valutato anche il reale fabbisogno di lavoratori della Asl1. I dipendenti continuano a insistere sulla società in house o su qualsiasi altro percorso o strumento che possa assicurare una continuità lavorativa.

Tra i precari figurano persone che lavorano anche da vent’anni nell’azienda sanitaria e che rischiano di andare a casa senza la possibilità o la speranza, a causa dell’età, di rioccuparsi.

Nel pomeriggio i precari hanno dichiarato alla stampa: “Nel corso della riunione, che si è conclusa con un mancato accordo, il direttore generale, Ferdinando Romano, ha formalmente comunicato che il personale delle cooperative sarà sostituito dai 53 vincitori di concorso, individuati con la pubblicazione della relativa graduatoria. Inoltre, la direttrice del Dipartimento Sanità, Emanuela Grimaldi, ha affermato che, in applicazione della Legge Regionale n. 9/2025, verrà razionalizzata la capacità assunzionale delle Asl e ridotta la spesa per beni e servizi. Ciò comporterà, con tutta evidenza, un grave ed inammissibile pregiudizio al perimetro occupazionale e, di conseguenza, all’erogazione dei servizi pubblici”.