L’Aquila, è morta Clara Ciuca storica sindacalista della UIL

E’ deceduta all’età di 71 anni Clara Ciuca, storica sindacalista aquilana della UIL. Il cordoglio del sindaco Biondi

Sarà ricordata per tenacia, passione e umanità Clara Ciuca, la storica sindacalista della Uilm L’Aquila, morta improvvisamente ieri sera all’età di 71 anni. “È stata un’icona del mondo sindacale e della Uil, un riferimento e una guida per tutti i colleghi e per i lavoratori”. Così il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, con i componenti della segreteria provinciale e del consiglio territoriale dell’Aquila, esprime il cordoglio per la scomparsa di Clara Ciuca. “Era per noi una guida sicura, sempre disponibile, aperta al confronto e al dialogo”, afferma Ginnetti. “Da sempre punto di riferimento per tutti i lavoratori del settore metalmeccanico, si è spesa per una vita intera per i diritti dei lavoratori, con determinazione e costanza, sposando anche tante battaglie difficili soprattutto nel post sisma”. Tra le storiche battaglie quella in difesa dell’occupazione dei lavoratori di Finmek Solutions dell’Aquila, Finmek Sulmona, P&A Service e InterCompel.

Scomparsa Clara Ciuca, il cordoglio del sindaco Biondi 

“Con grande dispiacere e tristezza ho appreso dell’improvvisa scomparsa di Clara Ciuca. Per anni punto di riferimento nel mondo del sindacato e tra i lavoratori di un settore, quello metalmeccanico, spesso alle prese con situazioni di difficoltà per le complessità legate a congiunture locali o nazionali. Da sempre, ma soprattutto nel post sisma, proprio in qualità di segretario provinciale Uilm, Ciuca è stata protagonista insieme ai colleghi delle altre sigle sindacali di categoria, di importanti battaglie a difesa dell’occupazione nel nostro territorio. Il suo impegno è sempre stato rivolto al sostegno e l’aiuto di chi ne avesse bisogno nel segno di importanti valori che l’hanno quotidianamente accompagnata nel ruolo di moglie, madre sorella e amica di quanti la conoscevano bene, apprezzandone le doti umane e professionali. Al marito Pierluigi, ai figli, ai familiari tutti e a quanti hanno condiviso con lei esperienze di vita, professionali e di lotte sindacali giungano sincere condoglianze a nome della Municipalità aquilana e a titolo personale”. Lo dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

Scomparsa Clara Ciuca, il cordoglio di Uil Abruzzo: “Una grande sindacalista, amica e compagna di tante lotte per il lavoro”

Tutta la Uil Abruzzo esprime profondo cordoglio per la morte della storica sindacalista aquilana Clara Ciuca, che si è spenta ieri all’età di 71 anni. Protagonista di grandi battaglie in difesa dei lavoratori, soprattutto aquilani, viene ricordata dal segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo: “L’intera organizzazione è stata colpita da un lutto molto pesante. Ci ha lasciato una grande dirigente sindacale della Uil, amica e compagna di tante lotte per il lavoro. Forte è stato il suo impegno per le lavoratrici e i lavoratori dell’Aquila, a partire dalla vertenza Italtel fino alla rioccupazione dei lavoratori colpiti dal sisma del 6 aprile del 2009”.
“La Uil regionale e dell’Aquila perde un’amica e un’importante dirigente sindacale – aggiunge -. In questo momento di profondo dolore, siamo particolarmente vicini alla famiglia, al marito ing. Caputi e ai due figli. L’intero gruppo dirigente Uil non dimenticherà mai l’opera che Clara ha messo in campo in tutti questi anni di lunga militanza nel sindacato. Più di 50 anni della sua vita sono stati dedicati alle lotte sindacali e alle battaglie al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto dell’Aquila e provincia”.

L’on Stefania Pezzopane ricorda Clara Ciuca, sindacalista UIL deceduta

“Cara Clara, ti auguro  con dolore, buon viaggio. Clara ci mancherà. Mancherà la sua forza, la sua determinazione, la sua combattività. Mi mancherà anche la sua intelligenza che le consentiva di guardare oltre. E di andare  al di là delle convenienze, delle morbosità della vita di provincia. L’ho conosciuta sulle barricate della difesa del polo elettronico, con le lavoratrici ed i lavoratori delle grandi fabbriche aquilane. Ha accompagnato tutte le vertenze cittadine e non solo, ci siamo sentite centinaia di volte anche per le ultime questioni occupazionali che ha seguito con tenacia, come la vicenda Accord Phoenix e le sue trasformazioni. Una sindacalista coraggiosa, amica e compagna di tante battaglie. Il suo linguaggio era chiaro, le sue critiche serie, i suoi appelli utili e non tanto per dire qualcosa. Con dolore le auguro un buon  viaggio. Condoglianze a suo marito  Pierluigi, alla famiglia, alla UIL, a tutto il mondo sindacale, alla nostra comunità che perde una donna coraggiosa e libera.” Così l’on Stefania Pezzopane, consigliera comunale e della Direzione nazionale Pd ricorda la cara amica Clara Ciuca.

 

“La morte di Clara Ciuca è una notizia tremenda per il mondo sindacale. Da parte mia e del sindacato che rappresento, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia, agli altri affetti più cari e ai colleghi sindacalisti di una grande donna che ha speso la vita a difendere i lavoratori”. Così in una nota Marcello Vivarelli, segretario provinciale Fesica-Confsal di L’Aquila e Teramo, sulla morte, avvenuta a causa di un malore, di Clara Ciuca, classe 1952, una delle figure più importanti della storia del sindacato aquilano il cui nome era e resterà per sempre legato alla Uil. Ciuca lascia il marito, Pierluigi Caputi, già direttore in Regione Abruzzo, i figli Rosa e Giuseppe. “Il mondo sindacale di questo territorio perde una delle sue migliori rappresentanti – afferma Vivarelli –, una persona speciale che si è battuta con forza in difesa di chi col tempo è rimasto sempre più solo, ossia il lavoratore. Clara Ciuca ha mostrato a tutti cosa significasse fare sindacato, interpretando il ruolo per ciò che è in realtà, cioè una vera e propria missione”. “Il suo – continua – è un esempio che chiunque si avvicini al mondo del sindacato non può far altro che cercare di seguire, perché fare sindacato significherà fare ciò che Clara Ciuca ha fatto per una vita intera, cioè schierarsi, nel mondo del lavoro, dalla parte del più debole”.