L’Aquila: dimesso l’ultimo paziente covid, si apre il cantiere per i 6 nuovi posti di Terapia Intensiva

Si apre il cantiere per la realizzazione dei nuovi sei posti di Terapia Intensiva al San Salvatore de L’Aquila.   Dei 700 mila euro di finanziamenti ben 400 sono frutto di donazioni di cittadini. Da tempo la Asl 1, Fondazione Carispaq, Ance, “L’Aquila per la vita” e “Associazione Vado”  hanno firmato la convenzione per l’avvio di questo importante intervento che ora vede la luce.

 

L’intervento, dal costo di circa 700mila euro, è gestito direttamente degli enti finanziatori riuniti in un Comitato di Garanzia che vede la Fondazione Carispaq capofila di progetto.  Una parte importante del finanziamento è frutto di donazioni di singoli cittadini, circa 400, che hanno risposto all’appello delle Associazioni “L’Aquila per la Vita” e “Va.d.o”. La restante parte della somma disponibile è stata erogata dalla Fondazione Carispaq e dall’ANCE dell’Aquila.

I 6 posti, 4 completamente nuovi e due ristrutturati, sono ad alto contenuto tecnologico: l’intervento, che ha una sua propria autonomia funzionale, rientra nel quadro generale della ristrutturazione della Terapia Intensiva del presidio ospedaliero aquilano. 

Intervento realizzato sotto la supervisione del Comitato di Garanzia dei Finanziatori al quale partecipa l’associazione Tribunale per i Diritti del Malato dell’Aquila.

“Una bella sinergia tra il pubblico e il privato” ha ricordato il manager della Asl 1 Roberto Testa. Presenti anche rappresentanti delle istituzioni e il rettore dell’Ateneo Edoardo Alesse. Salgono così a 16 i posti di intensiva. Il vantaggio, secondo il professor Franco Marinangeli, primario di Anestesia e Rianimazione, è che “si tratta di blocchi modulari”. L’ultimo paziente Covid, intanto, è stato dimesso da Terapia Intensiva qualche giorno fa e il G8 ora vuoto resta a disposizione, nella speranza però di non doverlo più utilizzare.