L’Aquila: Cialente su fine delle Usca, “Errore gravissimo”

“Pensare di decretare al 31 dicembre 2021 la fine delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), istituite nel febbraio-marzo 2020, è un errore gravissimo, ingiustificabile alla luce dell’attuale andamento pandemico”. A lanciare l’allarme è l’ex sindaco dell’Aquila, Cialente, in qualità di responsabile Salute del Pd Abruzzo. 

 

“Tutti sanno quanto è stata importante e ancora lo è l’attività del medici delle Usca che stanno ancora visitando a domicilio quei pazienti che possono essere trattati a casa. Non è concepibile la fine delle Usca in un momento in cui c’è una risalita dei contagi in città seppur non preoccupante. Peraltro le Usca sono previste in un decreto ministeriale”. Cialente manda un messaggio chiaro sia al governo, perché pensare di lasciare i costi a carico delle Asl è impensabile, ma anche al presidente Marsilio e all’assessore Verì affinchè prendano posizione anche Draghi e Speranza stanno già cominciando a parlare di proroga dello stato di emergenza.  

Cialente da quando è in pensione come medico sta dedicando il suo tempo alla campagna di vaccinazioni ribadendone l’importanza. Cialente denuncia, inoltre, un fatto che se verificato come vero sarebbe gravissimo: un paziente Covid da Vasto sarebbe stato rifiutato dagli ospedali di Chieti e Pescara per arrivare poi all’Aquila. La politica deve fare la sua parte, dice.