Il centro storico dell’Aquila è più caldo di 7,8 gradi rispetto alle aree periferiche

Secondo la rivista Urban Climate la città dell’Aquila è tra le più vulnerabili per il surriscaldamento. Tra gli elementi critici la scarsa copertura degli alberi e l’alta densità di superfici impermeabili

La ricerca ha esaminato le venti città capoluogo di regione, monitorando la temperatura superficiale durante l’estate nel decennio 2013 – 2023, grazie all’uso di dati satellitari ad alta risoluzione.

Secondo i ricercatori L’Aquila presenta uno dei valori più alti di intensità Suhi.

In base alla classificazione urbanistica la città presenta 5,6 gradi in più rispetto alle aree extra urbane mentre in base al livello di urbanizzazione sale a 7,8. Dato che posiziona L’Aquila, assieme a Trento, Torino e Trieste tra le città più vulnerabili al fenomeno del surriscaldamento urbano.

Per la ricerca il centro della città, seppur pregevole, ha pochi alberi e tante superficie impermeabili che assorbono e trattengono calore. Gli esperti consigliano interventi: più piante, de-impermeabilizzazione di piazze e marciapiedi, uso di materiali riflettenti per le superficie edilizie.

A tal proposito interviene Alessandro Tettamanti, segretario del Pd L’Aquila centro, secondo il quale “questi dati sono la conseguenza di una ricostruzione che non ha tenuto conto del cambiamento climatico”. Per il segretario “mentre nelle altre città vengono fatti interventi mirati, all’Aquila non vengono fatti interventi di mitigazione”.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.