Giustizia: il procuratore Mennini va in pensione, 42 anni di inchieste in Abruzzo

Giustizia: “più che dei processi mi piace parlare degli uomini”, il procuratore generale d’Abruzzo Pietro Mennini saluta così L’Aquila e il suo ultimo giorno in Procura

Per tutti è stato e sarà sempre il signore della toga. Dopo 44 anni di attività di cui 42 trascorsi in Abruzzo dopo il primo incarico a Biella, il procuratore generale della Corte d’Appello Pietro Mennini va in pensione. All’Aquila, nel suo ultimo giorno di lavoro, ha voluto salutare tutti i suoi collaboratori, anche gli ex che per lui sono venuti da Chieti. Un giorno di grande emozione per il procuratore ma non solo, era palese anche negli occhi di chi ha condiviso con il procuratore gli ultimi 4 anni di attività nel capoluogo di Regione.

Nella sua stanza tanti i saluti, tante le foto per ricordare una giornata speciale, anche qualche avvocato ci tiene a salutare il dottor Mennini che d’ora in poi si godrà il suo meritato riposo senza dimenticare la sua onorata carriera.

Un magistrato serio e rigoroso, che ha saputo sempre ascoltare e comprendere, questa una delle sue iù grandi qualità, schivo di fronte alle interviste ma per il suo ultimo giorno ha fatto uno strappo alla regola, di certo più che ai processi, ha detto ai microfoni di Rete 8, io do importanza alle persone, agli uomini, e sono stato un magistrato fortunato perchè nella mia carriera ho sempre incontrato persone buone tra i miei collaboratori e i miei colleghi.

La sua firma è andata su tantissime inchieste, si ricorderà l’omicidio del maresciallo dei Carabinieri Di Resta ma ce ne sono state tantissime altre importanti in 44 anni di lavoro.

A Teramo il suo primo incarico in Abruzzo, poi ha toccato Chieti, Pescara e per finire la sua lunga carriera L’Aquila.

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