Coronavirus Abruzzo: didattica a distanza, stampella ma non soluzione

Coronavirus Abruzzo: la didattica a distanza può essere una stampella ma la scuola deve attrezzarsi e tornare in presenza. Così il rappresentante degli studenti aquilani Tommaso Cotellessa al ministro Azzolina

A settembre come si sta preparando la scuola all’Aquila a ripartire? Non è ancora dato saperlo e dipenderà dalle scelte del Governo ma di certo i problemi di organizzazione saranno notevoli se si tornerà in presenza, soprattutto nei musp a causa degli spazi.

Ma a scuola tutti vogliono ritornare perché per la maggior parte delle persone la didattica a distanza è stata un fallimento. Tommaso Cotellessa, rappresentante degli studenti del Liceo Cotugno con altri incarichi a livello regionale, ha incontrato il ministro dell’Istruzione Azzolina in video conferenza. A lei ha rappresentato la scuola che vorrebbe, in presenza, umana e sicura ma anche sulla Dad lui sostiene che può essere una stampella da non abbandonare completamente e implementare ma che non può sostituire la scuola nella sua vera essenza.

L’approccio degli esperti però boccia la Dad. Per la psicoterapeuta aquilana Tiziana Montagliani, ad esempio, la didattica a distanza ha creato un vuoto incolmabile. La maggior parte dei genitori parla di figli che sono addirittura regrediti con cali dell’attenzione e svogliatezza nello studio. Altri ma in percentuale più bassa sarebbero diventati più diligenti invece.

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