Funivia L’Aquila-Roio, il Pd chiede un incontro con i cittadini

Un incontro pubblico urgente con la popolazione di Roio, è quello che chiede il Capogruppo del Pd in Consiglio comunale Stefano Palumbo all’assessore alla mobilità Carla Mannetti, per avere le necessarie delucidazioni in merito all’affidamento del servizio di progettazione e fattibilità tecnica del collegamento a fune tra la stazione dell’Aquila e Roio, posto a bando di gara dal Comune dell’Aquila nelle scorse settimane.

Il tracciato indicato nel documento preliminare alla progettazione ha suscitato infatti grandi perplessità tra quei cittadini che, vivendo nel territorio interessato dall’intervento, non ne comprendono la scelta che risulta a molti scarsamente funzionale e fortemente impattante sia rispetto all’attraversamento della pineta, proprio nel punto in cui si dovrebbe procedere con un intervento di riqualificazione, sia relativamente alla localizzazione della stazione di arrivo nella frazione di Roio Poggio, in spregio alla tutela che andrebbe riservata alla via crucis e al parco della rimembranza, luogo di commemorazione dei caduti durante le guerre mondiali.

Esistono altre e sicuramente migliori ipotesi che andrebbero valutate di concerto con l’ASBUC di Roio, sui cui terreni andrebbe realizzato l’impianto, e Università dell’Aquila, principale utente interessato ad avere un collegamento più efficiente con la città, soggetti che da quanto mi risulta l’amministrazione comunale non ha ritenuto di dover coinvolgere in un processo che li riguarda direttamente. Eppure, aggiunge infine il capogruppo del Pd, parliamo di un progetto del valore stimato di oltre 15 milioni di euro che concepito con questa superficialità, senza neanche un dato sulla portata trasportistica da soddisfare, rischia di naufragare prima ancora di partire. A meno che l’unico obiettivo sia quello di affidare lo studio di fattibilità funzionalmente solo alla prossima campagna elettorale con inutile e deprecabile sperpero di risorse pubbliche. Nell’attesa che tutti questi dubbi possano essere chiariti, sospendere l’iter per l’affidamento dello studio di fattibilità sarebbe la scelta più saggia da prendere.