Elezioni Provinciali, De Cesare: “Chieti torni ad essere centrale”

Nessuna pregiudizievole contrarietà alla candidatura di Francesco Menna alla presidenza della Provincia di Chieti, ma solo una rivendicazione della centralità del ruolo della città capoluogo.

Così Paolo De Cesare, vicesindaco del Comune teatino ed espressione del civismo che a Chieti ha sostenuto attivamente l’elezione di Diego Ferrara a sindaco, risponde all’indomani dell’annuncio di Gianni Cordisco, segretario provinciale del Pd, in merito alla candidatura di Francesco Menna, sindaco di Vasto, espressione del centrosinistra per la presidenza della Provincia.

Le candidature per il rinnovo delle cariche amministrative dell’ente dovranno essere depositate entro questo fine settimana, per poi procedere al voto il prossimo sabato 18 dicembre, quando sindaci e consiglieri dei 104 Comuni della provincia saranno chiamati a individuare il successore di Mario Pupillo, ex sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti per due mandati consecutivi.

Sono giorni decisivi dunque per la politica locale che dovrà trovare la quadra tra partiti e civici per giungere infine alla formazione delle liste che dovranno sfidarsi a suon di voti il prossimo 18 dicembre. E se in provincia di Chieti il centrosinistra sarebbe in vantaggio sul centrodestra per il peso dei voti che hanno consiglieri e sindaci di Chieti, Francavilla al Mare e Vasto a trazione Pd, i giochi restano comunque ancora aperti, nonostante la candidatura di Menna, con De Cesare che però ribadisce la lealtà alla coalizione che guida la città, escludendo rotture con il centrosinistra.

«Non abbiamo nulla contro Menna, che è un sindaco che stimiamo, ma crediamo che il Comune di Chieti debba tornare a rivestire un ruolo di centralità nel dialogo con gli altri territori della provincia, che in questi anni non ha avuto», ha dichiarato Paolo De Cesare, vicesindaco di Chieti. «Nessun personalismo e nulla contro Menna. Secondo noi il sindaco Ferrara sarebbe la giusta quadra tra il centrosinistra e il civismo. Solo avremmo gradito una maggiore concertazione.»