Cocullo: San Domenico e i serpari sfidano la pioggia

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Con l’accoglienza dei pellegrini e la messa in onore di San Domenico torna la ‘Festa dei Serpari’ si svolge oggi, lunedì 1° maggio a Cocullo, festa religiosa e civile dedicata al culto di San Domenico Abate e dei serpenti

Il ‘Serparo’ è la figura principale del rito, colui che raccogli i serpenti, non velenosi, che adornano la statua del Santo esposta in processione sulla piazza del piccolo borgo. La tradizione narra che il Santo, cavandosi il dente e donandolo alla popolazione prima di andare via da Cocullo, fece scaturire una fede che andò a soppiantare il culto pagano della Dea Angizia, protettrice dai veleni, tra cui quello dei serpenti. A questa dea venivano offerte, all’inizio della primavera, delle serpi come atti propiziatori. La ricerca e cattura dei serpenti da parte di persone esperte, dette localmente “serpari” i quali osservano le stesse tecniche dei loro antenati. Il programma prevede alle ore 10.30 il corteo in costume per l’offerta dei ciambellati, ore 11 la santa messa officiata dal vescovo di Sulmona-Valva Monsignor Michele Fusco, a cui seguirà la processione dei serpari con l’esposizione del santo coperto di Serpi. Nel pomeriggio sarà dato il riconoscimento ai Serpari e in serata Concerto bandistico lirico-sinfonico della premiata banda Regione Lazio, diretta dal M° Carlo Morelli. Tra le attrazioni anche il Cammino di San Domenico Abate: un percorso naturalistico e culturale.