Covid San Giovanni Teatino: scuole chiuse anche la prossima settimana

Emergenza Covid19, sospensione delle attività didattiche in presenza anche per la prossima settimana a San Giovanni Teatino. Il 13% dei positivi riguarda la fascia di età dai 7 ai 18 anni. Decisione precauzionale dopo i dati emersi dal Tavolo interistituzionale con Prefettura e Asl.

A seguito del Tavolo interistituzionale convocato per discutere le modalità organizzative e il monitoraggio delle misure di prevenzione del contagio, la Prefettura di Chieti e la Direzione generale della Asl hanno caldamente consigliato al Sindaco Luciano Marinucci di proseguire con la chiusura delle scuole. La sospensione delle attività didattiche in presenza, quindi, sarà prorogata fino alla fine della prossima settimana. Secondo i dati emersi dal Tavolo, infatti, la fascia di età a più alto contagio si è abbassata, toccando il 13% dei bambini e ragazzi fra i 7 e i 18 anni.

“Il Prefetto di Chieti e il Direttore generale della Asl – dichiara il Sindaco Luciano Marinucci – mi hanno consigliato caldamente di proseguire con la sospensione delle attività didattiche in presenza, quindi terrò le scuole chiuse anche per la prossima settimana. Dal tavolo interistituzionale, infatti, è emerso che, in questo momento, il virus sta colpendo per il 13% la fascia che va dai 7 ai 18 anni. A questo punto, quindi, l’indicazione è stata quella di proseguire con la misura precauzionale di sospensione delle lezioni in presenza fino al termine dell’Ordinanza regionale che ha decretato la zona rossa, cioè fino al 28 febbraio, allineandoci così ai maggiori Comuni dell’Area metropolitana che hanno dovuto fare la mia stessa scelta. Oggi, intanto, stanno proseguendo per l’ultimo giorno i tamponi rapidi al Centro Anziani di Via Garibaldi, a cui si sta sottoponendo anche il personale scolastico. Noto però con rammarico che è ancora timido l’afflusso dei minori. Intanto, dal Dipartimento di prevenzione della Asl, arrivano i primi segnali di controtendenza: al momento i positivi sono scesi da 238 a 202 e le quarantene, da un picco di oltre 200, a 119. Questo non vuol dire abbassare la guardia, ma proseguire sulla strada della responsabilità e del rispetto delle regole”.