Coronavirus Abruzzo: lavoro, tanti lo hanno perso e cresce la povertà assoluta

Coronavirus Abruzzo: tanti hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza sanitaria tuttora in corso mentre sull’Aquila emerge un dato sconfortante che riguarda la povertà assoluta.

 

In provincia dell’Aquila stanno emergendo dati molto preoccupanti per quel che riguarda situazioni di povertà assoluta.
In una lunga lettera il segretario generale della Cgil Francesco Marrelli e la segretaria generale di Flc Cgil Miriam Del Biondo hanno evidenziato le difficoltà esplose in questo momento. L’Aquila è molto colpita, già veniva da una grande crisi post sisma, come del resto l’Alta Valle dell’Aterno che sconta pure le problematiche dei terremoti 2016 e 2017. Per Miriam Del Biondo le situazioni sono esplose ora in tutta la loro forza perchè tratteggiano mal lavoro, lavoro nero o sottopagato.

Anche Michele Lombardo segretario generale della Uil Abruzzo ha parlato di 16 mila posti di lavoro persi in Abruzzo e ha chiesto di velocizzare i sussidi e snellire la burocrazia. Moltissimi hanno fatto ricorso alle varie forme di ammortizzatori sociali e questo la dice lunga su come si sia in sofferenza in regione. 16 mila persone hanno chiesto comunque la Naspi, quindi in troppi il lavoro lo hanno perso. Intanto diversi sindacati come Cgil, Cisl e Uil e associazioni come Confesercenti, Casartigiani, Confapi, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative e Legacoop hanno attaccato la Regione Abruzzo, colpevole a loro giudizio di non aver fatto provvedimenti per imprese e lavoratori o meglio solo su carta e di aver fatto una concertazione solo con riunioni.

 

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