Coronavirus Abruzzo: all’Aquila la movida “osservata speciale”

Coronavirus Abruzzo: il Prefetto stringe le maglie dei controlli sulla movida dopo la riapertura dei locali. Dal Questore l’appello a comportamenti responsabili.

La movida osservata speciale in tutta Italia. Anche all’Aquila. Se da un lato le attività hanno riaperto i battenti ed è consentito frequentarle, dall’altro c’è anzi ci dovrebbe essere la consapevolezza che il virus non è sparito e L’Aquila, seppur risparmiata, ha il dovere tramite il buon senso dei suoi cittadini di salvaguardarsi.

Eppure sono sempre più frequenti le segnalazioni, assembramenti di adolescenti nei parchi senza mascherina, ha fatto il giro del web una foto del centro storico con giovani fuori ad un locale non proprio distanti. Già nelle scorsa settimana in centro c’era stato il fuggi fuggi dopo una segnalazione e i successivi controlli. Ma il Prefetto Cinzia Torraco stringe le maglie dei controlli e con le Forze dell’Ordine ha avuto una riunione che, tra le altre cose, ha preso di mura questo aspetto. La Questura è in prima linea per far sì che la ripresa nella cosiddetta fase 2 sia il più ordinata possibile.

Guai a parlare di caccia alle streghe. Ci sono stati appelli al buon senso da parte di tutti, lo hanno fatto i primari dell’ospedale, medici, infermieri, il sindaco. Ripartire si ma con la giusta attenzione e rispetto per gli altri. Finora i giovani e il Questore traccia un piccolo bilancio si sono ben comportarti, bisogna per il dottor Capoluongo continuare su quella linea.

Un Questore tra la gente, che parla ai giovani, che ha partecipato a Pasqua ai controlli. Appena arrivato e con un’emergenza da gestire ma con la città, dice, l’approccio è stato buono.

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