“Consuntivo 2020 Ricostruzione”: l’Abruzzo corre e recupera, cantieri e pratiche in crescita

Conferenza stampa, in diretta social, del presidente Marsilio per tracciare il “Consuntivo 2020 della Ricostruzione”: 548 i cantieri, 3446 domande. Recuperato il gap con le altre regioni, Lazio e Umbria in primis. Per l’Abruzzo appena il 10% delle risorse.

Ben 3446 le domande: dopo le Marche l’Abruzzo vanta il maggior numero di domande. 1706 in lavorazione, 820 definite, 820 in istruttoria. Alto il numero dei rigetti. 72 le persone in organico nell’Ufficio Speciale regionale: le ultime assunzioni a settembre. Nel 2020 l’Abruzzo ha viaggiato a ritmi di 60 decreti al mese di concessione. 84 i milioni di euro di concessione.

La nostra regione può vantare di un 154% di operosità in più rispetto al triennio precedente: il Lazio, per fare un esempio, ha un incremento del 55 per cento. Anche l’Umbria, partita molto velocemente, cresce nel 2020 del 54%. Regioni, entrambe, che possono vantare del 40% di risorse a fronte del 10 per centro destinato all’Abruzzo.

Processati, nel 2020, oltre 900 livelli operativi fornendo risposte concrete al cittadino che spesso deve comprendere anche di che danno si tratta e come istruire la pratica. Grande attenzione è stata destinata anche alle imprese colpite dal sisma con bandi di esenzione e rimborsi specifici: si parla, ad esempio, di perdite di fatturato.

Applicato il cosiddetto “principio aquilano di ricostruzione” vale a dire la possibilità di comprare una nuova residenza laddove il proprio edificio non sia ricostruibile a norma.

Ringraziando tutti coloro che hanno lavorato a questo anno di ricostruzione e gli assessori competenti, augurando a tutti il buon anno Marsilio annuncia l’apertura, entro il mese di gennaio, di due canteri a Basciano e Castelli per oltre mezzo milione di euro. A seguire altri cantieri e affidamenti diretti o gare d’appalto.

“Ho trovato questo settore fermo con un Ufficio speciale seppellito di pratiche: era in cima al mio programma elettorale imprimere una accelerazione fortissima e così posso dire è stato nel 2020. Siamo stati tra i primi dopo lo Sblocca cantieri a mettere a regime cantieri e ricostruzioni. Se il governo ci avesse ascoltati prima, forti come purtroppo eravamo del dramma aquilano del 2009, oggi parleremmo di numeri ben più ampi e misure di certo più significative. Qualcuno ha fatto ritardare il processo di ricostruzione: il commissario Legnini ha, invece, assunto un atteggiamento più realistico e pragmatico avendo compreso gli errori di chi lo ha preceduto senza, quindi, perseverare in scelte risultate errate”.