Comune L’Aquila: crisi nera

Crisi di maggioranza: all’indomani del ritiro delle deleghe agli assessori leghisti, nessuno parla. Margini per ricucire?

Al Comune dell’Aquila è crisi. Dopo le dichiarazioni in Consiglio Comunale di Francesco De Santis, capogruppo della Lega che hanno fatto sobbalzare Biondi a distanza di 48 ore il sindaco ritira le deleghe agli assessori del Carroccio Taranta, Ferella e Aquilio.

Biondi si aspettava evidentemente una presa di distanza del partito di Matteo Salvino dopo l’attacco di De Santis che è comunque in maggioranza. Questa non c’è stata ed evidentemente il sindaco ha deciso così.

Nessuno ha voglia di parlare all’indomani. La città però assiste a problemi di continuo e a liti che stanno esasperando i più. I tre restano assessori formalmente ma senza deleghe.

Il sindaco si affida ad un comunicato stampa mentre D’Eramo, parlamentare e coordinatore regionale da Bari preferisce non rilasciare dichiarazioni per ora. Biondi parla di una decisione presa a malincuore, secondo lui i tre hanno sempre ben operato. Si capisce quindi che è una pura presa di posizione politica.

Che non si accorga dei risultati raggiunti una parte della maggioranza, attacca Biondi, é grave.
Obiettivo del sindaco è ripristinare una modalità equilibra di governo. Biondi attende che la Lega smentisca la vergogna di cui ha parlato De Santis.

Cosa farà il Carroccio, ci sono i margini per recuperare? Alle porte ci sono le tornate amministrative di settembre e a queste tutti guardano anche perché pure su Chieti ed Avezzano nel centro destra c’è qualche tensione come é noto. Biondi però la palla la passa ai vertici dei partiti di centrodestra.

Che la situazione sia tutt’altro che serena lo dimostrano anche le elezioni alla Gran Sasso Acqua. Nel cda resta esclusa proprio la Lega. Presidente nuovo Alessandro Piccinini con l’ex Ajraldi che resta comunque dentro al Cda a scapito di Luca Ricciuti, considerato vicino alla Lega. Ennesimo schiaffo ?