Campi comuni per mancanza di loculi, tra croci bianche anonime e segnate con freddi numeri. A Chieti non tutti riposano in pace, tra questi il papà della signora Eleonora che si è rivolta alla nostra redazione per segnalare la sua incredibile vicenda.
Al cimitero di Chieti mancano i loculi e non è una novità. Ne sono stati allestiti un centinaio, ma non sono per nulla sufficienti, sta per partire un bando europeo che dovrebbe garantire una soluzione anche se non definitiva. Detto questo c’è però da evidenziare situazioni non proprio decorose, come quelle della signora Eleonora che si è rivolta al Tg8 per raccontare la sua incredibile vicenda:
“Ho di recente tumulato la bara di mio padre – ci racconta – dopo essere stata parcheggiata per quindici giorni in una cella frigo mi hanno contattao per l’inumazione che è avvenuta in un campo comune in un terreno fangoso e disconnesso, impossibile da raggiungere per mia madre anziana e invalida. Come se non bastasse è stata tumulata al fianco di un’altra bara di uno sconosciuto. Ho tentato insistentemente di ottenere una tumulazione più dignitosa, ma mi è stato risposto che non era possibile, ho provato anche a chiedere, pagando, la tumulazione in cimiteri di altri comuni, ma nulla. Mi è tolto il diritto di versare lacrime o depositare fiori sulla tomba di mio padre e trovo che sia al quanto vergognoso.”
(le foto delle operazioni di tumulazione della bara del padre di Eleonora)
Abbiamo ascoltato l’assessore comunale con delega ai cimiteri Alberta Giannini che si è subito prodigata per approfondire la questione e per fornire risposte alle nostre domande, ma soprattutto a quelle della signora Eleonora:
“Tengo subito a precisare che alla signora è stata proposta l’alternativa dei loculi provvisori, ma non sarebbe stato comunque possibile perché lei ci ha fornito la bara del padre priva di zinco e quindi per forza inumabile solo in un campo comune. Sono vicina alla signora e capisco il suo legittimo disagio, ma gli uffici preposti hanno agito nel pieno rispetto delle regole. Ricordo anche che i campi comuni, per quanto indecorosi, sono assolutamente previsti dalla legge che, per l’istituzione di un cimitero, richiede area parcheggi, obitorio e campi comuni, appunto, i loculi, ad esempio, non sono obbligatori. Tuttavia, non possiamo farne a meno, stiamo cercando di gestire una situazione che, mi rendo conto, non è delle più congeniali, ma nel caso specifico non avremmo potuto fare altrimenti, i nostri dipendenti sono a disposizione ad accompagnare personalmente la vedova ogni volta che vorrà visitare la bara del suo caro estinto.”