Cialone: un uomo perbene, in tanti all’Aquila alla camera ardente

Morte Cialone: L’Aquila si risveglia più povera per la morte di Giovanni Cialone, architetto ed ambientalista. L’ultima sua battaglia contro la riperimetrazione del Sirente Velino

L’ultimo saluto a Giovanni Cialone nella sala del consiglio comunale a Villa Gioia. Un via vai composto di amici, politici, persone che con lui hanno condiviso battaglie per il territorio.

Architetto, ambientalista, ex assessore della giunta guidata da Antonio Centi, se ne andò allora e non torno più in politica. Uomo giusto e coerente al quale la città ha tributato l’ultimo rispettoso saluto.

La notizia della sua morte che si è diffusa giovedì sera intorno alle 22 ha gettato tanti nello sconforto. Solo qualche giorno prima era a Villa Gioia con il nipotino mentre erano in corso il Consiglio Comunale e un sit in contro i nuovi centri commerciali.

Si è spento a 69 anni per un malore. L’ultima sua battaglia, che ora gli amici giurano proseguiranno, era attualissima e di questi giorni, contro la riperimetrazione del Parco Sirente Velino.

Le reazioni sono state tantissime, da attivisti delle associazioni a politici ed amici. Tantissimi in fila per l’ultimo saluto. Perché Cialone era un uomo coerente, innamorato del territorio e della sua famiglia, della sua Castelvecchio Calvisio ed era un uomo che non diceva semplicemente no, spiegava, amava far conoscere a tutti il territorio.

Di certo la città perde un pezzo importante, uomo di alta caratura come forse ne sono rimasti pochi. Anche il sindaco Pierluigi Biondi ha commentato: “le idee giuste non hanno partito”. E lui di idee giuste e di battaglie sacrosante ne ha fatte tantissime.

Commosso il ricordo della dirigente comunale Paola Giuliani. “Ci ha lasciato tantissimi progetti – spiega – e una grandissima eredità che dobbiamo tenere viva così lui sarà sempre con noi”.

 

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