Tollo: ritrovamenti archeologici di pregio

Durante i lavori di ristrutturazione di un casolare a Tollo la scoperta di una villa “con una lunga continuità di vita, che va dalla fine dell’età repubblicana almeno fino al VI-VII sec. d.C. Su di essa deve essersi impostata la chiesa di S. Pietro in Tullo, dipendente dal vescovo di Chieti e documentata nelle Decime papali del XIV secolo”.

“Gli scavi più estensivi eseguiti successivamente – si legge sulla pagina della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Chieti Pescara – hanno riportato alla luce due cisterne molto ben conservate poste all’interno della zona produttiva della villa, dotata di un grande magazzino con dolia interrati e di una vasca di decantazione, oltre a tratti di murature conservate solo a livello di fondazione. A seguito di tali rinvenimenti la cantina Feudo Antico, proprietaria dell’area, ha rimodulato il progetto originario, attraverso la realizzazione di un lungimirante disegno architettonico volto a coniugare la tutela dei resti antichi con la loro valorizzazione, in un ambiente che testimonia la continuità della destinazione agricola del sito. 

“L’ipotesi di prolungamento della villa verso nord-est trova oggi conferma con le recentissime scoperte. I frammenti di mosaico e di intonaco forniscono nuovi dati dimensionali sull’estensione della villa verso il mare e dimostrano, in termini qualitativi, che gli ambienti più a valle sono parte della zona signorile dell’insediamento”.

Le nuove informazioni acquisite sottolineano e confermano l’altissimo valore storico-culturale e antropologico dell’area in cui si estendeva la villa romana di San Pietro, in un contesto paesaggistico caratterizzato dai segni della tradizione vitivinicola e agraria.

Il sindaco di Tollo, Angelo Radica, ricorda che Tollo è tra più verdi e attivi comuni abruzzesi, simbolo del Tullum Docg e impegnato da anni sui temi della sostenibilità, ha vincolato l’84% del territorio comunale (il 70% a vigneto) attraverso il Piano Regolatore delle Città del Vino e adottato il regolamento di polizia rurale per promuovere la viticoltura biologica. Di recente ha avviato la procedura per il riconoscimento della pergola abruzzese Patrimonio dell’Umanità ed è tra i primi comuni d’Italia ad aver promosso la formazione della comunità energetiche sul territorio. Infine, lo scorso 14 marzo ha ricevuto la menzione nell’ambito del Premio Nazionale del Paesaggio promosso dal Ministero della Cultura”.