In Abruzzo mille classi in quarantena, scuole chiuse per due giorni a Chieti

Sospensione dell’attività didattica oggi e lunedì in tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’ordinanza nasce dall’incontro in prefettura fra Comune, Asl, dirigenti e Ufficio Scolastico provinciale. Sindaco: “Una scelta finalizzata a far respirare il sistema e a riallineare i tracciamenti”. In Abruzzo mille classi in quarantena.

Nella giornata di ieri in Prefettura si è tenuto l’incontro chiesto dal sindaco dopo la riunione di martedì scorso con le dirigenti scolastiche per un confronto sulla situazione riguardo la diffusione del virus nella popolazione studentesca. Erano presenti il Prefetto, il manager Asl, oltre al sindaco Ferrara, le dirigenti delle scuole primarie e secondarie cittadine, l’Ufficio Scolastico Provinciale e rappresentanze dei docenti. Dal tavolo è emerso che nella settimana che va dal 14 al 22 gennaio gli studenti positivi nella provincia di Chieti sono stati 2.132, di cui 273 nella scuola dell’infanzia, 710 in quella primaria, 390 nella scuola secondaria di primo grado e 759 nella secondaria di secondo grado.

Come già evidenziato nell’ultimo tavolo Salus et spes dello scorso martedì, il sistema del tracciamento da parte dell’autorità sanitaria è risultato in forte affanno a causa del picco dei contagi, di conseguenza il tavolo odierno ha ravvisato la necessità di sospendere per due giorni (sabato e lunedì) le attività didattiche, al fine di contenere i contagi in ambito scolastico e permettere al sistema di tracciamento di riallinearsi.

“Le attività didattiche devono continuare in presenza, come da indicazioni governative – così il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alla Sanità Fabio Stella e l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino – Tuttavia non si può ignorare che il sistema di tracciamento è ormai saltato ed è indispensabile un nuovo inizio, affinché i grandi disagi di questi giorni rientrino. Riconosciamo il forte lavoro fatto dalla Asl e dalle dirigenti scolastiche, nonostante i dati attuali del virus. Il breve stop che abbiamo concordato serve a far respirare il sistema e la nostra ordinanza vuole agevolarne la gestione in ambito scolastico e sanitario, per dare maggiori certezze a scuole e famiglie.  Si tratta di una scelta condivisa con il Prefetto e la Asl, che ringraziamo per la disponibilità e collaborazione fattiva, presa insieme alle scuole e all’ufficio scolastico provinciale, frutto di una sinergia che riteniamo sia positiva. Questo stato di emergenza ci ha insegnato che il dialogo e la collaborazione fra le varie istituzioni dà frutti proficui per i cittadini, che sono l’obiettivo delle decisioni di chi governa”.

Intanto sono quasi mille, in costante e rapido aumento, le classi scolastiche attualmente in quarantena in Abruzzo a causa della positività al Covid-19 di alunni, docenti o personale. Con questi numeri, la situazione si fa sempre più difficile dal punto di vista della gestione e del tracciamento e le Asl sono al lavoro per eseguire migliaia di tamponi. Dal primo gennaio ad oggi, d’altronde, tra gli under 19 sono stati accertati 17.948 nuovi casi, di cui 1.085 nelle ultime 24 ore. In altre parole, secondo le stime, l’8,4% dei bambini e ragazzi abruzzesi al di sotto dei 19 anni ha contratto il Covid-19 nelle ultime tre settimane. In particolare, la situazione più delicata sembra essere quella registrata a Pescara e provincia: sono oltre 400, tra scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, le classi in
quarantena. Solo due giorni fa erano meno della metà. La Asl, tra mille difficoltà, sta organizzando l’attività diagnostica: migliaia i tamponi che dovranno essere eseguiti sugli studenti. Seguono la provincia dell’Aquila, con oltre 200 classi in quarantena, e quella di Teramo, con 213 classi(13 nido, 78 scuola dell’infanzia, 85 primaria e 37 secondaria).  Poi c’è la provincia di Chieti, con 90 classi.