Boom di sciatori in montagna, consigli e raccomandazioni per la sicurezza

 Dopo un lungo periodo di fermo degli sport invernali a causa della pandemia in atto, è ripartita la stagione sciistica che coinvolge tutte le stazioni del comprensorio appenninico della provincia di L’Aquila, tra le quali Campo Imperatore, Ovindoli, Rocca di Cambio-Campo Felice, Roccaraso, Pescasseroli ed altre meno note ma ugualmente frequentate da molti appassionati della montagna.

L’Arma dei Carabinieri con l’impiego di militari specializzati è costantemente rivolta al mantenimento degli standard di sicurezza sugli impianti scioviari. Le località turistiche montane della provincia di L’Aquila, con oltre 200 km di piste battute e più di 70 impianti di risalita, cui aggiungere gli innumerevoli percorsi escursionistici, richiedono impegno e organizzazione notevoli affinché la sicurezza di ognuno venga sempre e comunque garantita.

In tale contesto, quando gli interventi hanno per teatro le alte quote e i corsi d’acqua, entrano in azione i Carabinieri della montagna. Sulle piste, i Carabinieri sciatori assicurano il servizio di polizia. I Carabinieri rocciatori sono impiegati per interventi in ambiente montano, nell’arco alpino e nella catena appenninica. Si tratta di personale altamente specializzato, selezionato e formato presso il Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Selva di Val Gardena, capace di far fronte con rapidità ed efficacia alle richieste di aiuto della popolazione.

Gli ultimi incidenti, anche gravi, sulle piste da sci della montagna aquilana, ripropongono il tema della sicurezza. L’Arma dei Carabinieri è presente nelle stazioni del comprensorio proprio per far sì che tutto sia fatto nel rispetto delle regole e della sicurezza propria e altrui. Sulle piste i Carabinieri sciatori assicurano il servizio di polizia mentre i Carabinieri rocciatori sono impiegati per interventi in ambiente montano. Personale altamente specializzato. In provincia il servizio di pattugliamento e soccorso sulle piste da sci e’ garantito dal personale del comando provinciale e da quello dei Carabinieri forestali del Reparto Parco.

I numeri parlano chiaro. Dall’avvio della stagione sono stati registrati numerosi incidenti con ricorso a cure ospedaliere con un incremento di infortuni rispetto alle precedenti stagioni. A meno di due mesi dall’apertura si registrano 348 interventi di soccorso, 20 per collisioni tra sciatori. Nella passata stagione con la possibilità di accedere alle piste solo per i tesserati, gli incidenti erano stati 345 nell’intero periodo da dicembre a marzo. Un tema, quello della sicurezza, al quale il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Nicola Mirante, tiene molto e un servizio che si aggiunge alla già intensa e preziosa opera che l’Arma porta avanti sul territorio. I Carabinieri sono impegnati sulle piste operativamente ma anche fuori per promuovere una cultura volta alla sicurezza e al rispetto delle regole in montagna.

Si richiama, al riguardo, il noto “galateo” dello sciatore con le dieci regole fondamentali di condotta redatte dalla Federazione Internazionale Sci, che disciplina a carattere univoco i comportamenti sulle piste da sci.

Lo sciatore deve:

  • comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno – RISPETTO PER GLI ALTRI;
  • tenere una velocità e un comportamento adeguati alle proprie capacità nonché alle condizioni generali e del tempo – PADRONANZA DELLA VELOCITÀ E DEL COMPORTAMENTO;
  • deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle – SCELTA DELLA DIREZIONE;
  • sorpassare (tanto a monte, quanto a valle, sulla destra o sulla sinistra) tenendosi sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato – SORPASSO;
  • assicurarsi, quando si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sé e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta – ATTRAVERSAMENTO E INCROCIO;
  • evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste e in particolare nei passaggi obbligati e senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve sgomberare la pista al più presto possibile – SOSTA;
  • rispettare la segnaletica delle piste – RISPETTO DELLA SEGNALETICA;
  • deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente – INCIDENTE;
  • dare le proprie generalità qualora sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone – IDENTIFICAZIONE.

In Italia la Legge quadro che regolamenta la sicurezza nelle pratiche non agonistiche degli sport invernali da discesa e da fondo è la n. 363 del 24 dicembre 2003. Tuttavia, con un intervento innovativo, in forza del Decreto Legislativo n.40 del 28 febbraio 2021, il legislatore ha revisionato e introdotto nuove norme che innalzano i livelli di sicurezza e, ancor più, favoriscono l’inclusione di persone con disabilità.

L’entrata in vigore del Decreto è stata anticipata al 1° gennaio 2022.  Queste sono le principali forme di sicurezza introdotte:

  • è vietato sciare in stato di ebbrezza in conseguenza all’assunzione di bevande alcoliche (in assenza dell’indicazione del limite deve intendersi pari a 0,0 % ml/l – rammentando che per il C. d. S. è previsto un limite di 0,5) e di sostanze tossicologiche (gli accertatori possono sottoporre gli sciatori ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili);
  • lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino deve possedere un’assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi;
  • nell’esercizio della pratica dello sci alpino e dello snowboard, del telemark, della slitta e dello slittino è obbligatorio, per i soggetti di età inferiore ai 18 anni, di indossare il casco protettivo omologato;
  • è obbligatorio munirsi dei sistemi elettronici di segnalazione e ricerca (pala e sonda da neve) durante la pratica di sci-alpinismo, sci fuoripista, o attività escursionistica, a causa del concreto rischio di valanghe per le condizioni nivometeorologiche.