Asperger Abruzzo: dopo 3 mesi, forse, la parola fine alla vicenda dei due bimbi asperger senza assistenza

La presa in carico ordinata il 19 gennaio dal Giudice Ilaria Prozzo, del Tribunale di Vasto, per i figli autistici di mamma Bianca è arrivata: domani non ci sarà nessuno sciopero della fame e della sete davanti alla sede del Dipartimento della Sanità della Regione Abruzzo a Pescara. “E’ assurdo che si debba arrivare a tanto” – dichiara la mamma dei due bimbi affetti dalla sindrome di Asperger.

“E’ assurdo che una persona debba arrivare a tanto per ottenere dei diritti per i propri figli, dovrei essere felice della fine di questo calvario ma resto con un grande senso di amarezza. Le uniche persone a cui devo un ringraziamento speciale e di cuore, per l’enorme lavoro e sostegno ricevuto in questi mesi difficili, sono la presidente dell’Associazione Marie Helene Benedetti e l’avvocato Felicia Fioravante, le uniche persone che mi hanno sostenuta e che mi hanno seguita come avrebbero seguito i loro figli. Quando si sceglie di percorrere un cammino così difficile e grande si incrinano molti rapporti: è difficile metabolizzare di dover denunciare in tribunale una grande azienda. Sono felice di aver riposto la fiducia in queste persone e lo rifarei altre mille volte perché mi sono sempre sentita al sicuro.” Così mamma Bianca Ulacco.

“Qualcuno potrebbe dire che abbiamo vinto una battaglia, ma mi duole dover riconfermare che queste non sono vittorie, questo è perdere, l’ho detto un anno e quattro mesi fa da madre, lo dico oggi da Presidente dell’Associazione.
Perdiamo in civiltà, perdiamo la fiducia che tutti dovremmo riporre verso un servizio sanitario pubblico che ci è diventato nemico ostile. I diritti dovrebbero essere dati e non chiesti, elemosinati, gridati, minacciati o accertati in tribunale.
In Abruzzo è ormai diventata consuetudine ottenere i diritti solo per vie legali e nonostante ciò dover lottare ancora minacciando gesti estremi che destabilizzano la serenità dei genitori già provati da condizioni difficili.
Le madri che hanno fatto gesti estremi in questa regione non sono donne nate con questo temperamento ribelle, sono state costrette a snaturarsi assumendo atteggiamenti lontani dal loro temperamento per ottenere qualcosa che avrebbero dovuto avere in automatico dopo la diagnosi dei propri figli.
Mi è stato riferito che nella nostra ASL 02 di Lanciano – Vasto – Chieti ci sono in pendenza altre 8 ordinanze dei Tribunali da troppo tempo, sempre per le terapie dei bambini autistici. I dirigenti con cui ho parlato mi hanno promesso di occuparsene lunedì, mi auguro che manterranno la parola data e mi auguro fortemente che mai più nessun genitore sarà costretto a minacciare gesti del genere che lasciano ferite che non si rimarginano, nell’animo di chi vive in prima persona il trauma, nella consapevolezza di chi legge le cronache locali, ma anche nella storia della nostra regione che appare mal gestita”. E’ la presidente dell’associazione a parlare: Marie Helene Benedetti.