Atri, l’ex mattatoio trasformato in una discarica abusiva

La segnalazione della presenza di cattivi odori provenienti dall’ex mattatoio comunale di Atri, è stata più volte avanzata dai cittadini residenti nella zona. Segnalazioni raccolte nei giorni scorsi dai Consiglieri Comunali Paolo Basilico e Giammarco Marcone i quali hanno effettuato un sopralluogo.

Lo scenario che si è presentato davanti ai due consiglieri comunali è stato desolante. Passando attraverso il cancello di ingresso della struttura, aperto ormai da tempo, le aree esterne incustodite e liberamente accessibili da chiunque, come pure i locali in cui veniva effettuata la macellazione, erano invase dai rifiuti.

Come documentato da numerose foto, l’area esterna è invasa da cumuli di materiale di ogni genere (vecchie lavatrici, materassi, elettrodomestici, divani, bancali in legno, materiale di cantiere etc.) oltre alla presenza di bidoni maleodoranti della spazzatura e mezzi per la raccolta differenziata.

 

Le stanze interne, non da meno, sono interamente occupate da ammassi di scatoloni e buste contenenti documenti vari e materiale elettorale (anche di altri Comuni), con schede sparse sul pavimento e con le attrezzature a suo tempo utilizzate per la macellazione ormai in una condizione di totale abbandono e incuria.

Della vicenda sono già state interessate le autorità competenti ed il Sindaco, quale Autorità Sanitaria territoriale, attraverso una lettera contenente sia la richiesta di immediata bonifica dell’area, che quella di procedere allo spostamento dei mezzi per la raccolta dei rifiuti presso una più idonea collocazione possibilmente lontana da zone abitate e, comunque, non all’interno di strutture pubbliche a servizio dei cittadini, tenuto conto della presenza nelle vicinanze di diverse abitazioni nonché uffici pubblici.

“Vedere queste immagini così sgradevoli, affermano infine i consiglieri comunali Basilico e Marcone, toccano la sensibilità e la coscienza di ognuno di noi perché la tutela della salute pubblica, il decoro e il rispetto dell’ambiente devono essere i capisaldi di chi governa una Città”.