Andrea è un inquilino delle case popolari di San Giovanni Teatino, con grave disabilità, impossibilitato a camminare, vive da segregato in casa a causa dell’assenza di un ascensore nello stabile.
Nonostante le ripetute segnalazioni all’ATER di Chieti, da parte del Sunia Abruzzo e Molise e dell’Ufficio Disabilità Cgil Abruzzo, l’ente gestore non riesce a risolvere la situazione, lasciando l’uomo e sua moglie in una situazione di totale abbandono. La difficoltà nel muoversi, mitigata dall’uso di protesi scomode e dolorose, limita drasticamente la sua autonomia e qualità di vita.
Dopo le segnalazioni e l’interesse anche dei principali media l’Ater ha fatto due sopralluoghi, in un primo c’è stata anche la verifica dei preventivi per un ascensore, nel secondo la promessa di rendere accessibile e comodo almeno il bagno, niente nemmeno qui. Soltanto la paventata possibilità del passaggio ad un altro alloggio popolare (in quanto l’Ater sostiene vi siano problemi collegati alle verifiche sul terreno), forse quest’ultimo messo ancor peggio come condizioni generali e di salubrità dove nessuno vuole andare.
Alla fine di questi velleitari tentativi una risposta informale “Ci dispiace non possiamo fare nulla”.
“Mi dispiace solo che si debba arrivare a questo per un mio diritto – dichiara Andrea Sansò – ci vorrebbe così poco per rendere la vita più semplice penso alle tante persone che non hanno nessuno che restano in silenzio impotenti. La cosa che mi fa sorridere che l’Ater dica che non ha soldi e soprattutto che se ne freghi altamente anche del Prefetto che li ha esortati più volte ad un incontro ad un dialogo. Spero solo che , dopo aver scritto anche al Presidente della Repubblica , accada qualcosa. Di certo non ho nessuna intenzione di mollare non, è nel mio carattere e grazie al sostegno del Sunia e della Cgil farò l’impossibile”.
“L’Ater in questo caso ha violato i diritti umani contravvenendo al rispetto della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità – dichiara Claudio Ferrante, responsabile dell’ufficio politiche per la disabilità della Cgil Abruzzo – Il Presidente dell’Ater di Chieti, nonostante abbiamo dovuto sollecitare più volte il Prefetto di Chieti, non ha mai convocato Andrea né tantomeno è andato ad incontralo e a verificare la gravità di quelle barriere architettoniche. Non chiediamo sensibilità ed empatia, che del resto non sono state rispettate, chiediamo il rispetto della legge. Costruire subito l’ascensore!”
“Il silenzio assordante e il muro di gomma dell’Ater di Chieti, refrattaria a qualsiasi confronto sui problemi come quelli sollevati dal sig. Sansò – dichiara Geppino Oleandro, Segretario Sunia Abruzzo Molise – gettano un ombra sulla credibilità di un Ente che ha come finalità quella di provvedere alla soddisfazione dei bisogni abitativi delle persone più fragili. L’incapacità dell’Ater di Chieti di rimuovere gli ostacoli che impediscono al sig. Sansò di godere della propria autonomia, rappresenta un vulnus ai diritti fondamentali della persona. Se dovesse perdurare la latitanza dell’Ater di Chieti su tale circostanza, valuteremo, con i nostri avvocati, l’avvio di una battaglia legale sia in sede civile che penale”.