Omicidio Casoli: il 75enne inglese estradato non risponde al gip

Il 75enne inglese, accusato di aver ucciso la convivente Michele Faiers, non risponde al gip. Il delitto della 66enne avvenne a Casoli il 29 ottobre 2023. Whitbread è in carcere a Rebibbia, ma si attende il suo trasferimento a Lanciano

Michael Dennis Whitbread si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 75enne estradato dall’Inghilterra il 28 marzo scorso e ora recluso nel carcere romano di Rebibbia, è accusato di aver ucciso la convivente Michele Faiers, 66enne, con nove coltellate alla schiena e al torace. Il reato di cui il 75enne dovrà rispondere davanti alla magistratura italiana è dunque di omicidio volontario aggravato dal rapporto di convivenza.

Il delitto avvenne il 29 ottobre 2023 a Casoli (Chieti), nel casolare di contrada Verratti dove la coppia viveva. Il corpo senza vita della donna fu però scoperto il primo novembre.

Questa mattina in tribunale a Lanciano (Chieti) era previsto l’interrogatorio di garanzia da remoto, a cui hanno preso parte il gip Chiara D’Alfonso, che ha anche fissato il processo in Corte d’Assise con inizio il prossimo 22 novembre, il procuratore capo Mirvana Di Serio e il legale dell’imputato Massimiliano Sichetti, avvocato d’ufficio e ora nominato di fiducia da Whitbread.
Il gip ha contestato al 75enne le accuse di omicidio che si basano su importanti indizi probatori, a cominciare dalla circostanza, accertata da filmati delle telecamere, che dal 29 al 31 ottobre 2023 nessuno è mai entrato nel casolare di contrada Verratti. Le perizie hanno inoltre confermato la presenza di tracce di sangue dell’uomo sui vestiti della vittima.

«Il mio assistito scriverà un memoriale in cui spiegherà la sua versione dei fatti ha dichiarato l’avvocato Sichetti. «Dopo la lettura degli atti valuterò anche elementi che siano a favore del mio assistito.»

Nessun altro indizio è invece emerso dall’analisi dei dispositivi informatici sequestrati e analizzati da consulente del procuratore; nulla di rilevante neppure da pc, telefonini e smartphone, contenenti solo foto risalenti al periodo 2015-2016 che ritraevano fiori, animali e paesaggi.

Il movente dell’omicidio sarebbe stata la decisione della donna di lasciare Whitbread dopo la scoperta di un’altra relazione da circa un anno.

Ora si attende il trasferimento di Whitbread nel supercarcere di Lanciano.