Piano Freddo, proteste per la scuola Michetti a Pescara

Scatta il “Piano Freddo” del Comune di Pescara per garantire un ricovero ai senzatetto nei mesi invernali. Da metà dicembre e fino a metà marzo la Scuola Media Michetti in Via del Circuito a Pescara garantirà accoglienza alle persone senza fissa dimora.

Qualche preoccupazione è stata espressa dai cittadini residenti nel quartiere san Giuseppe a Pescara che temono di perdere un’altra scuola.

Con l’arrivo dell’inverno torna il “Piano Freddo dell’amministrazione comunale di Pescara. A partire da dicembre, ha riferito l’Assessore Adelchi Sulpizio, i senzatetto della città avranno un dormitorio riscaldato dove poter trovare riparo. La struttura individuata dall’Amministrazione comunale è la Scuola media Michetti in Via del Circuito. Attualmente non in uso, sarà dotata, dopo i lavori di adeguamento, di docce e stanze per ospitare i clochard della città. Dopo l’indisponibilità dell’ex scuola di Via Lago Sant’Angelo è stato individuato un altro edificio dove garantire il riparo nei mesi invernali alle persone svantaggiate e senza una dimora. Nell’edificio adiacente il Comando della Polizia municipale in 30 giorni saranno realizzati 40 posti letto. La struttura, come negli anni passati, sarà gestita dall’associazione “On the Road Onlus”.

La decisione dell’ Amministrazione Comunale però non ha trovato il consenso tra i cittadini residenti nel quartiere di San Giuseppe che temono di perdere un’altra scuola.  Il Presidente della Commissione controllo e garanzia del Comune di Pescara, Piero Giampietro, sottolinea come i cittadini siano contrari non tanto per la presenza dei senza tetto ma per il timore di perdere un’altra sede scolastica.

Dal Comune assicurano che la struttura sarà operativa soltanto fino a metà marzo del prossimo anno dopodiché partiranno i lavori di ristrutturazione in quanto i fondi sono stati già stanziati. negli anni precedenti grazie al Piano Freddo centinaia di senza fissa dimora, tra uomini e donne di varie nazionalità, hanno trovato riparo e l’assistenza da parte dei volontari. Un tetto, un letto, acqua calda, e la possibilità di fare il bucato, in quanto nella vicina Via Gran Sasso esiste un servizio di lavanderia sociale e la possibilità di usare le docce.