I sindacati denunciano lo stato di abbandono e degrado in cui versano le sedi della Tua a Pescara, divenute ritrovo di senzatetto e senza fissa dimora. «Intervenga la Regione».
«Il deposito non presidiato nelle ore notturne determina sistematiche intrusioni di persone non autorizzate in barba a tutti i protocolli anticovid. E questa sarebbe l’azienda che garantisce sicurezza ai propri dipendenti ed utenti?»
La denuncia arriva direttamente dalle segreterie territoriali e dalle Rsa di Pescara di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Faisa Cisal, che in una nota scrivono quanto segue:
«Nella notte l’ennesimo grave episodio a corollario di una situazione che si trascina ormai da anni. A nulla purtroppo sono servite le continue denunce e segnalazioni inoltrate dalle organizzazioni sindacali ai vertici aziendali di Tua a seguito dei tanti episodi di furti, danneggiamenti e intrusioni abusive di persone non autorizzate, verificatesi nei depositi di Pescara.
Lo stato di totale abbandono dei depositi e la gravissima assenza di un presidio h24 che impedisca il libero accesso ai soggetti non autorizzati, ha determinato nella notte un nuovo caso di libera intromissione nei locali aziendali e, nello specifico in quelli adibiti ai servizi igienici utilizzati dai dipendenti TUA, di una persona presumibilmente senza fissa dimora che è stata sorpresa durante le ore notturne, mentre cercava di lavarsi e igienizzarsi, rendendo peraltro necessario l’intervento delle forze dell’ordine per gli accertamenti del caso.
Peraltro l’episodio al di là di mettere in risalto evidenti responsabilità dell’impresa in materia di sicurezza e di tutela del proprio patrimonio aziendale, dimostra anche la scarsa attenzione e sensibilità aziendale di tutti gli obblighi e le raccomandazioni contemplate dai Dpcm, dalle disposizioni regionali e finanche dai protocolli aziendali allo scopo di contenere, in questa fase emergenziale e pandemica, la diffusione del Covid 19.
L’unica parola d’ordine è: “contenere i costi”. Purtroppo da almeno due anni, l’atteggiamento di chi amministra questa impresa di trasporto regionale, è rivolto unicamente a contenere i costi e a fare economie anche quando si tratta di affrontare ed assicurare temi importanti quali la sicurezza e la garanzia dell’espletamento di servizi essenziali.
E non c’è da sorprendersi a questo punto che TUA decida di risparmiare finanche su un sistema di vigilanza h24 delle proprie sedi aziendali a tutela non soltanto di coloro che ci lavorano ma anche del proprio patrimonio. E non c’è da sorprendersi se questa stessa azienda, mettendo in mostra tutte le proprie contraddizioni e i propri limiti, decida di chiudere “al pubblico” nelle ore pomeridiane le proprie biglietterie per la vendita dei titoli di viaggio all’utenza e poi lasci completamente aperta ed accessibile “al pubblico” il proprio deposito, finanche nelle ore notturne. Salvo poi sperperare risorse in prebende per assicurare lussuose auto ai propri dirigenti, benefits, indennità ad personam e straordinari ai quadri apicali, contratti di collaborazione tramite imprese esterne ai funzionari andati in pensione, assunzioni di amministrativi, promozioni senza concorso e affidamenti senza regole di mansioni superiori.
E questa dovrebbe sarebbe l’azienda regionale che garantisce efficienza, servizi di qualità, sicurezza e rispetto delle misure anticovid? La Regione batta un colpo!»