Ortona, 30 licenziamenti alla Halliburton

Ancora difficoltà per l’occupazione in Abruzzo: l’ultimo caso è quello di Ortona, dove sono stati annunciati 30 licenziamenti alla Halliburton.

Trenta procedure di mobilità per altrettanti lavoratori della Halliburton Italiana Srl di Ortona sono state aperte dalla multinazionale del settore idrocarburi. Per la Filctem Cgil si tratta di un fulmine a ciel sereno e di un preoccupante segnale di disimpegno. Il provvedimento segue di un anno i 60 licenziamenti nello stabilimento abruzzese.

“Ad essere interessata dalla nuova ondata di licenziamenti – si legge nella nota sindacale – è quasi il 30% della forza lavoro della sede ortonese, dove complessivamente sono occupate 104 persone. Delle 30 procedure di mobilità avviate dall’azienda, 26 riguardano operai, 4 impiegati”.

Nella comunicazione inviata ai rappresentanti sindacali, la Halliburton parla di “licenziamenti per riduzione del personale, a seguito di crisi del settore e conseguenti esigenze tecniche, organizzative e produttive per le quali non si ritiene di poter adottare altre soluzioni”.

“Un fulmine a ciel sereno – spiega Carlo Petaccia, segretario generale Filctem Cgil di Chieti – visto che siamo stati avvisati contestualmente all’invio delle comunicazioni, mentre in genere queste decisioni vengono preannunciate. E’ un preoccupante segnale di disimpegno da parte dell’azienda, anche considerando che fino allo scorso anno nella sede di Ortona c’erano 200 dipendenti, mentre adesso si rischia di scendere a 74. Ci sono problemi legati al costo del petrolio e alla crisi del settore, oltre alla pesantissima penale che la Halliburton ha dovuto pagare per il mancato acquisto della Becker, però a Ortona si continua a lavorare proficuamente, quindi attendiamo di conoscere nel dettaglio le ragioni per le quali l’azienda intende licenziare. Proveremo a scongiurare con ogni mezzo questa grave decisione, che avrebbe serie ripercussioni sia per i lavoratori della Halliburton sia per gli altri lavoratori del territorio, considerando che l’indotto del settore è stimato intorno al 25% della forza lavoro impiegata nel comparto”.

Domani, a Ortona, l’assemblea di sindacati e lavoratori convocata  per analizzare la situazione, mentre mercoledì ci sarà l’incontro tra rappresentanti sindacali e vertici dell’azienda.