Covid Atri: Natale senza luminarie, annullata la notte dei Faugni

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Covid Atri: Natale senza luminarie; annullata anche la notte dei Faugni, ma tanta solidarietà e vicinanza alle famiglie bisognose. Il sindaco Ferretti: «Scelta ponderata per evitare assembramenti coi Faugni».

«Il Natale 2020, a causa dell’emergenza da Covid-19, sarà certamente diverso dal solito e più intimo», ha annunciato il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti. «L’Amministrazione comunale di Atri, in questi giorni di programmazione per le iniziative del periodo, ha deciso di dimostrare ancora più vicinanza alle famiglie bisognose della città con l’acquisto di buoni spesa, con beni alimentari natalizi e non solo, per quanti vivono una situazione economica delicata e di far pervenire a tutti i bambini un piccolo pensiero. Sarà possibile far fronte a questa azione attraverso il risparmio economico, derivante dalla decisione di non far installare per le vie del centro storico e nelle frazioni le luminarie natalizie, optando per il solo allestimento di alberi di Natale.
Si è inoltre deciso, in sinergia con l’associazione PromoEventi e con il Comitato dei Faugni, di non organizzare la Notte dei Faugni, che in genere si tiene la notte tra il 7 e l’8 dicembre e anche in questo caso parte delle spese non sostenute saranno utilizzate per scopi sociali.
Una scelta ponderata tenendo conto delle restrizioni con le quali ci troviamo a convivere e con la necessità di dover evitare assembramenti di qualunque tipo. Sarà un Natale diverso, ma non meno sentito, nella speranza che il vaccino, sempre più vicino, possa regalarci al più presto il ritorno alla normalità.»

«Tenendo conto delle difficoltà del periodo legate all’emergenza da Covid-19, seppur con dispiacere quest’anno abbiamo deciso, in accordo con il Comune di Atri e il Comitato dei Faugni, di non organizzare la Notte dei Faugni», ha commentato Luciano Alonzo della PromoEventi. «È una scelta legata al buon senso, poiché questa iniziativa da anni richiama ad Atri migliaia di persone e sarebbe stata un’occasione di assembramento che abbiamo a cuore di evitare, anche nel rispetto di quanti in questo periodo stanno combattendo con la malattia o piangono la perdita dei loro cari. Ovviamente l’auspicio è che il prossimo anno l’emergenza sarà rientrata e torneremo ad animare le via della città più forti di prima.»